“The Age Of Dead Christ“, questo il titolo del nuovo album, la cui uscita è prevista per il 9 Marzo di quest’anno, di una delle maggiori leggende italiane del Metal Estremo, i Necrodeath, band nata a Genova nel 1984 influenzata da gruppi come Slayer, Possessed, Kreator, Celtic Frost e Bathory. “The Age Of Dead Christ” è l’undicesimo album della carriera della band, con il quale viene tagliato il traguardo dei trentatré anni dell’ingresso sulle scene dell’act italiano e trentatré anni dal loro esordio con la Demotape “The Shining Pentagram” come trentatré sono gli anni di Cristo e trentatré sono l’età in cui è morto (“L’Età Del Cristo Morto“) come il titolo dell’album recita. Questo disco segna anche il ritorno della band alle sue radici musicali rilasciando uno dei capitoli più veloci, violenti e brutali nel loro micidiale percorso musicale. In merito a questo nuovo capitolo della loro carriera, il batterista e membro fondatore Peso ha così commentato: «Siamo tornati alle nostre origini, nere e brutali! “The Age Of Dead Christ” è un pugno violento e fragoroso che ti arriva diritto sulla tua bocca assetata di sangue! Attenti! I Necrodeath sono tornati per prenderti a calci in culo e strapparti le budella!».
“The Age Of Dead Christ” include nella tracklist il brano “The Return Of The Undead“, nuova versione della canzone “The Undead” (originariamente inclusa nel debut-album del 1987 “Into The Macabre“) che vede la partecipazione alla voce di un’altra leggenda del Metallo Estremo italiano: A.C. Wild degli Speed / Trasher milanesi Bulldozer.
L’album dall’impatto secco e devastante lungo tutte e nove le tracce di cui si compone, composto con perizia chirurgica che ci regala una band in gran spolvero che con consumata maestria inanella una serie di brani dove il mix tra Thrash e Black, che ricorda (oltre ai gruppi citati) uno dei massimi precursori dell’Extreme Metal, i Venom ma con l’impronta distintiva dei Nostri ben in evidenza, si manifesta in tutta la sua potenza più pura.
Già dall’iniziale “The Whore Of Salem” il muro sonoro che si staglia davanti all’ascoltatore è di proporzioni notevoli e l’irruenza da cui si viene investiti non permette la fuga verso nessun riparo come attraverso la sfrenata velocità di “The Master Of Mayhem” nonostante i rapidi stacchi in mid-tempo che si affacciano fugaci nella traccia. Un album dal sound tagliente e immediato con una chiara impronta votata all’old-school che ci riporta subito ai fasti del Metallo tricolore e del Metal più verace ed istintivo. Un primo cambio, minimo ma comunque presente, avviene nella quinta traccia, “The Triumph Of Pain” dove la band abbandona momentaneamente i riffs serrati e le ritmiche distruttive per concentrarsi su un pezzo dai ritmi più scanditi e definiti con un riffing più delineato, sempre distorto ma meno devastante, utilizzando la stessa formula presente nella seconda parte della precedente “The King Of Rome“, quarta traccia, ma estendo la soluzione a tutta la canzone e ribassandone ulteriormente i toni. Arriviamo poi a “The Return Of The Undead” dove a farla da padrone è lo scambio tra Flegias e A.C. Wild che duellano con le loro possenti voci su un tappeto sonoro creato per demolire e coinvolgere con rapidi stacchi e rallentamenti. Una seconda diversa soluzione la troviamo in “The Crypt Of Nyarlathotep” dove un piccolo coro di flauti sembra invitarci in una canzone che si stacca totalmente da quanto sentito fino a questo punto, traendoci però in inganno quando dopo pochi istanti veniamo travolti da un tornado di proporzioni immani che si snoda però attraverso una traccia più varia e articolata dove la band si diverte a creare cambi nella ritmica e nel guitar-working disorientando più volte e dando vita alla traccia più nera e oscura dell’album. Dopo una nuova scarica di adrenalina con “The Revenge Of The Witches“, l’album si conclude con la title-track “The Age Of Dead Christ” dove la somma di tutte le componenti del sound di questo album si fondono per dar vita ad un brano più particolareggiato dove velocità e soluzioni più rallentate si alternano con una fluidità perfetta senza stacchi e dove la band crea una seconda canzone dalle tinte oscure e torbide.
«Siamo tornati alle nostre origini, nere e brutali! I Necrodeath sono tornati per prenderti a calci in culo e strapparti le budella!» riprendendo parte delle parole del batterista della band, possiamo solo dire che la promessa fatta sulla carta ha avuto un degno riscontro nei solchi di questo nuovo disco. Un ottimo lavoro su tutti i fronti.
TRACKLIST:
- The Whore Of Salem
- The Master Of Mayhem
- The Order Of Baphomet
- The Kings Of Rome
- The Triumph Of Pain
- The Return Of The Undead
- The Crypt Of Nyarlathotep
- The Revenge Of The Witches
- The Age Of Dead Christ
Flegias – Vocals
Peso – Drums
Pier – Guitars
GL – Bass
WEB:
“The Age Of Dead Christ”
TOUR 2018
09 March 2018 – Savona (Italy) – Circolo degli Artisi
10 March 2018 – Parma (Italy) – Titty Twister
17 March 2018 – Sassari (Italy) – The Hor
30 March 2018 – Bresso (Mi) (Italy) – Bluerose Saloon
13 April 2018 – Firenze (Italy) – Circus
14 April 2018 – Roma (Italy) – Defrag
20 April 2018 – Verona (Italy) – The Factory
21 April 2018 – San Donà di Piave (Ve) (Italy) – Revolver
01 June 2018 – Torino (Italy) – Padiglione 14
02 June 2018 – Lione (France) – Le Trait D’union