Robert Plant ha emanato vaghi accenni su quello che sarà il suo futuro artistico. Ma, pur non essendo sceso in alcun particolare, forse tra le righe è già possibile iniziare a leggere qualcosa. L’ex cantante dei Led Zeppelin, in tour con i Sensational Space Shifters, è stato sentito dal “LA Weekly” e ha anche parlato della sua ammirazione per l’ex compagno di gruppo John Paul Jones. Il suo prossimo progetto, ha sibillinamente affermato, “è qualcosa che assomiglia ad una condizione britannica”. Poi Plant, che nello scorso febbraio era parso abbastanza possibilista – “io nel 2014 non ho niente da fare”, aveva detto – nei confronti di qualcosa targato Led Zep, ha aggiunto:
Mi piace la mia voce di questo periodo, non è la stessa di quella che avevo anni fa. Non sono più un castrato (letterale, NdR), adesso la mia motivazione principale è il sound di un nuovo progetto, il sound della musica che si sviluppa. Nel corso degli anni ho visto tanti artisti che rispetto che sono stati in grado di creare degli scambi con altri artisti.
Ho visto il modo in cui John Paul Jones ha lavorato nel corso della sua vita, e per lui ho un grande rispetto. In questo momento sta componendo un’opera: la gente lo prende sul serio, come compositore classico, ma nello stesso tempo lui può suonare con i Them Crooked Vultures e pure il mandolino con Seasick Steve”. La lezione che Robert ha imparato da John: “Continuare a muoversi, sorridendo, è una buona cosa.