L’angelo dannato nasce il 20 febbraio 1969. Nel 1987 fonda i Nirvana, il 1991 è l’anno di “Nevermind”. Il successo arriva tutto insieme ma…
16 maggio 1965 – A Compton, California, nasce Krist Novoselic
20 febbraio 1967 – Ad Aberdeen, Stato di Washington, nasce Kurt Cobain
14 gennaio 1969 – A Warren, Ohio, nasce Dave Grohl
1985 – Nell’autunno di quell’anno Kurt incontra Krist. Prima di allora, aveva militato nei Fecal Matter e nei Brown Cow. Con Novoselic, prima di formare i Nirvana, Cobain suona negli Stiff Woodies, The Sellouts, Skid Row, Ted Ed Fred, Bliss, Throat Oyster, Pen Cap Chew e Windowpane.
1987 – È l’anno di nascita dei Nirvana, fondata dal cantante e chitarrista Kurt Cobain e dal bassista Krist Novoselic ad Aberdeen, Stato di Washington. Nel mese di dicembre Kurt, Krist e il batterista Aaron Burckhard costituiscono la prima formazione. Della band faranno parte diversi batteristi (Dale Crover, Dave Foster, Dan Peters, Chad Channing), fino all’avvento di Dave Grohl nel 1990.
23 gennaio 1988 – I Nirvana registrano un demo di dieci canzoni con il produttore Jack Endino, il “padrino del giunge” di Seattle. Uno dei boss dell’etichetta Sub Pop, Jonathan Poneman, ascolta il materiale ed offre ai Nirvana la possibilità di pubblicare un singolo. La band coglie l’occasione.
30 ottobre 1988 – Kurt Cobain distrugge la sua prima chitarra durante un concerto.
15 giugno 1989 – L’etichetta indipendente Sub Pop pubblica l’album di debutto dei Nirvana, Bleach. Alla batteria c’è Chad Channing, nei credit figura come secondo chitarrista Jason Everman. In realtà, Everman non suona una nota nel disco, ma il suo nome appare come forma di ringraziamento per aver pagato i 606,17 dollari della registrazione. Everman si unisce ai Nirvana nel mese di tour americano che segue la pubblicazione di Bleach, poi in luglio entra nei Soundgarden. Inizialmente il disco vende appena 30mila copie, salvo decollare dopo che il mondo intero scopre i Nirvana con il secondo album Nevermind. Ad oggi, Bleach è stato venduto in 1,7 milioni di copie negli Usa, 5 milioni nel mondo.
Novembre 1989 – I Nirvana per la prima volta in Italia. Due le date: il 26 novembre al Bloom di Mezzago (Milano), il 27 al Piper Club di Roma. Nella Capitale, a Kurt Cobain vengono rubati in albergo portafogli e passaporto.
12 gennaio 1990 – È il giorno, anzi la notte, dell’incontro tra Kurt Cobain e Courtney Love. Avviene al club Satyricon di Portland, Oregon, dove entrambi arrivano con le rispettive band. È lei a fare delle advance, ma Kurt è evasivo. Il corteggiamento è difficoltoso, Cobain non è sicuro di volersi infilare in una vera relazione. “Per qualche mese fui determinato a mantenermi single. Ma ero consapevole di quanto Courtney mi piacesse. Fu davvero dura restarne alla larga per così tanti mesi”.
25 settembre 1990 – Dave Grohl, ex batterista degli Scream, band di Washington D. C., entra nei Nirvana.
Ottobre 1990 – Breve tour dei Nirvana in Inghilterra, assieme alle L7.
1991 – Nell’inverno di quell’anno i Nirvana firmano per la DGC Records (David Geffen Company), etichetta fondata nel 1990 dallo storico discografico dopo la vendita della Geffen Records alla Mca. La distribuzione della DGC è affidata alla Warner.
Agosto 1991 – I Nirvana aprono i concerti dei Sonic Youth in un tour estivo che attraversa i festival europei e viene documentato nel film 1991: The Year Punk Broke. Rimarchevole il set esibito dai Nirvana a Reading.
24 settembre 1991 – Prodotto da Butch Vig per l’etichetta DGC Records, Nevermind è il secondo album dei Nirvana. Monolite della produzione discografica degli anni 90 e pietra angolare dell’alternative, è uno degli album più importanti e amati dell’intera storia del rock. Refrattario alla ghettizzazione nella scena grunge di Seattle, Cobain assorbe tutto uno spettro di influenze, dai Melvins ai Pixies, utili a modellare un suono dalle dinamiche, appunto, alternative. Per cucire attorno ai suoi testi tanto l’esplosività di un impatto hard-core quanto una grande freschezza melodica. Il tutto confezionato in un sound brillante e lontano dalla bassa fedeltà tipica dell’underground. In copertina, un bambino nuota sott’acqua attirato da una banconota da un dollaro agganciata a un amo. Quel bambino è Spencer Elden, fotografato da Kirk Weddle all’età di quattro mesi in una piscina di Pasadena, California. Ai genitori, Renata e Rick Elden, amici di Weddle, vanno 200 dollari. Per lo scatto, al fotografo vengono corrisposti 1000 dollari. Più avanti, i Nirvana regalano al bambino il disco di platino ottenuto con Nevermind in segno di riconoscenza. Al momento dell’uscita, le aspettative commerciali della band e dell’etichetta non sono particolarmente ambiziose, ma la potenza del singolo Smells Like Teen Spirit è tale da imporne ovunque la diffusione in radio e la presenza in classifica. In meno di un mese Nevermind è disco d’oro. E i Nirvana diventano in breve un fenomeno mondiale. Ad oggi, Nevermind ha totalizzato 11,5 milioni di copie vendute negli Usa, 30 milioni nel mondo.
1991 – In novembre, mentre Cobain e compagni sono in Europa per un tour di sei settimane, negli Usa esplode la Nirvana-mania. Mtv trasmette ad altissima rotazione il video di Smells Like Teen Spirit, la canzone si erge a inno di una intera generazione. I Nirvana sono di nuovo in Italia per quattro i concerti: il 16 novembre al Teatro Verdi di Murgia (Trieste), il 17 ritorno al Bloom di Mezzago (Milano), il 19 al Cinema Teatro Castello di Roma, il 20 al Kryptonight di Baricella (Bologna).
11 gennaio 1992 – La scalata nelle classifiche di Nevermind è costante e non conosce ostacoli: l’11 gennaio 1992 arriva al numero 1 dell’americana Billboard 200 album chart, scalzando Dangerous di Michael Jackson. La band festeggia in tour: tra gennaio e febbraio il power trio si esibisce in Australia, Giappone e alle Hawaii.
24 febbraio 1992 – Proprio alle Hawaii, sulla Waikiki Beach di Honolulu, Kurt Cobain sposa Courtney Love. Lei indossa un abito di pizzo e satin appartenuto all’attrice Frances Farmer, che fu dichiarata malata di mente e lobotomizzata. Lui un pigiama verde perché “troppo pigro per indossare lo smoking”. Sei mesi dopo, il 18 agosto, nasce la figlia della coppia: Frances Bean Cobain. L’attrice Frances Farmer non c’entra con il nome scelto per la bambina: è invece ispirato da Frances McKee, membro degli scozzesi Vaselines, band a cui i Nirvana renderanno omaggio anche nel loro Unplugged In New York.
1992 – I Nirvana sono sulla copertina del numero di aprile di Rolling Stone. In estate, tra giugno e luglio, la band è in tour in Europa.
15 dicembre 1992 – Il 14 dicembre in Europa, il giorno successivo negli Usa, viene pubblicato l’album Incesticide. Si tratta in realtà di una compilazione di demo, brani rimasti fuori dai primi due album e registrazioni radiofoniche. Materiale che circola da tempo in bassa qualità nella comunità dei fan. Si scrisse all’epoca che dietro Incesticide vi fosse il desiderio dei Nirvana di offrire ai propri sostenitori quello stesso materiale in alta fedeltà. Secondo Charles R. Cross, autore del libro Cobain Unseen, Kurt acconsentì alla pubblicazione della raccolta soltanto perché gli fu garantito il pieno controllo sulla grafica di copertina, alquanto inquietante. Nella primavera successiva, Incesticide è disco d’oro negli Usa.
9 aprile 1993 – La guerra civile tra le varie nazionalità ed etnie che componevano la ex Jugoslavia è un tema che sta molto a cuore a Krist Novoselic, di genitori croati. I Nirvana tengono un concerto al Cow Palace di San Francisco per far conoscere il dramma delle vittime di stupro nella Bosnia-Herzegovina e generare aiuti in loro favore. Prendono parte all’evento anche L7, Breeders e Disposable Heroes of Hiphoprisy.
21 settembre 1993 – È la data di pubblicazione di In Utero, terzo e ultimo album in studio dei Nirvana. Per distaccarsi dalla brillantezza sonora del precedente Neverminde recuperare abrasività e naturalezza, la band assolda un guru delle produzioni alternative, Steve Albini, con cui si rinchiude per due settimane, nel febbraio del 1993, ai Pachyderm Studios di Cannon Falls, Minnesota. Le canzoni vengono registrate velocemente e con pochi aggiustamenti, mentre i testi e la copertina inglobano oscuri riferimenti e immagini da manuale di anatomo-patologia che sembrano comunicare l’incubo di Cobain rispetto a una vita personale vissuta sotto i riflettori. A dare forma al visionario puzzle partorito dal leader per la copertina è l’art director Robert Fish, a cui si deve la realizzazione del dettagliato manichino anatomico femminile trasparente con ali d’angelo sovrapposte. Sul retro, un collage di Cobain consistente in modelli di feti e altre parti anatomiche sparsi su un letto di orchidee e gigli. In una recente intervista a Rolling Stone, Krist Novoselic sottolinea come Kurt amasse scrivere testi criptici, da non prendere alla lettera. E ritagliare immagini di carne dai volantini dei supermercati, per incollarci sopra orchidee. “Cosa voleva dire? E tutti quei riferimenti anatomici su In Utero… Gli piaceva davvero. Corpi come mutanti. E bambole raccapriccianti. Kurt non ne ha mai spiegato il senso. Ma rideva”. I Nirvana non lo ammettono pubblicamente, ma il sound catturato da Steve Albini non li soddisfa pienamente. Di fronte al rifiuto del produttore di riprendere la lavorazione, assoldano Scott Litt per apportare qualche correzione e rimissare i singoli Heart-Shaped Box e All Apologies. In Utero conta ad oggi 4,2 milioni di copie vendute negli Usa, 15 milioni nel mondo.
7 gennaio 1994 – I Nirvana suonano alla Seattle Arena. È l’ultimo concerto negli Stati Uniti. Dal 6 febbraio la band in tour in Europa.
21-25 febbraio 1994 – Nell’ambito del tour europeo, i Nirvana tengono quattro concerti in Italia, in formazione anche l’ex Germs Pat Smear come chitarrista aggiunto e la violoncellista Melora Craeger. La prima data, il 21 febbraio, al Palasport di Modena, il giorno dopo il 27mo compleanno di Cobain. Il 22 febbraio al Palaghiaccio di Marino, provincia di Roma. Durante il soggiorno romano i Nirvana prendono parte a una puntata del programma tv di RaiTre “Tunnel”, dove suonano due brani, Serve the Servants e Dumb. Il tour italiano si conclude con una doppia data all’allora PalaTrussardi di Milano, il 24 e 25 febbraio 2004.
1 marzo 1994 – Al Terminal Einz di Monaco di Baviera, in Germania, si tiene l’ultimo concerto dei Nirvana.
4 marzo 1994 – Il giorno dopo l’ultimo concerto di Monaco, il 2 marzo, Kurt Cobain vola a Roma per prendersi una settimana di riposo. Prende una suite al Hotel Excelsior di Via Veneto e viene raggiunto da Courtney e dalla figlia Frances Bean. Durante la notte fra il 3 e il 4 marzo Courtney Love si accorge che il marito è in overdose. Cobain è portato prima al pronto soccorso del Policlinico Umberto I, dove gli viene praticato un cocktail di farmaci, quindi trasferito la mattina seguente all’American Hospital, dove rimane in coma farmacologico. Kurt ha tentato il suicidio ingerendo farmaci e alcol, pare si tratti di un cocktail a base di Roipnol e champagne. Esce dal coma dopo tre giorni. E chiede un frullato di fragole. Parlando con Rolling Stone, ricorda Dave Grohl: “Dopo Roma chiamai Kurt. Gli dissi: ‘Hey man, ci siamo spaventati tutti. E io non voglio che tu muoia’. Poi lo incontrai nell’ufficio del nostro contabile. Lui usciva, io entravo. Mi sorrise e mi chiese: ‘Come va?’. Io: ‘Ti chiamerò al telefono’. E lui: ‘Ok’. Fu la nostra ultima conversazione”.
8 aprile 1994 – Il corpo senza vita di Kurt Cobain viene ritrovato nella sua casa di Seattle, scoperto per caso da un elettricista che deve eseguire lavori nell’abitazione del musicista. Ufficialmente un suicidio portato a compimento tre giorni prima, il 5 aprile, con un colpo di fucile alla testa. Ma le circostanze che avvolgono la fine del leader dei Nirvana non hanno mai smesso di alimentare teorie del complotto e sospetti su Courtney Love. Nel suo ultimo anno di vita, Kurt è un uomo che lotta con la droga e la depressione, con le forzature di uno status da rockstar che non ama e con un matrimonio in piena crisi. Prima di essere ritrovato cadavere, Cobain fa perdere le sue tracce il primo aprile: quella notte si allontana da una struttura per la disintossicazione in California, la Exodus di Marina del Rey. Due giorni dopo il ritrovamento del corpo, i fan si riuniscono a Seattle per una commemorazione, durante la quale viene fatta ascoltare una registrazione. È la voce di Courtney che legge la lettera d’addio di Kurt, che secondo la Love in alcune parti è indirizzata al suo pubblico. Durante il reading, Courtney si interrompe più volte per esprimere ad alta voce rabbia e tristezza, rivolgendosi così a Kurt: “Se lo odiavi così tanto, potevi semplicemente smettere di essere una rockstar”. E invitando l’uditorio a dare del “asshole”, stronzo, a Cobain. Infine, Courtney Love invita i fan a non dare ascolto alle ultime parole scritte da Kurt, quel motto tratto da My My Hey Hey (Out Of The Blue) di Neil Young: “Meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente”. Neil Young dedicherà a Cobain il suo album Sleeps With Angels. Nel 1998, nella canzone Malibu tratta dall’album Celebrity Skin delle Hole, Courtney rievoca la partenza di Kurt verso una struttura di riabilitazione della celebre località californiana. E in un verso scrive: “Perché sei così bruciato se ti sei appena acceso?”.
1 novembre 1994 – Viene pubblicato Mtv Unplugged in New York. L’album è tratto dalla performance acustica che i Nirvana avevano registrato per la popolarissima serie televisiva ai Sony Music Studios di New York il 19 novembre del 1993 e contiene anche due brani tagliati dalla trasmissione tv. Diretto da Beth McCarthy e andato in onda per la prima volta via cavo il 16 dicembre 1993, lo show vede i Nirvana alle prese con una scaletta composta soprattutto di materiale meno noto e cover di canzoni dei Vaselines, David Bowie, Leadbelly e Meat Puppets (con due membri della band, i fratelli Cris e Curt Kirkwood, sul palco con Cobain e compagni). Inspiegabilmente, Kurt modifica l’ultimo verso di All Apologies, che il leader intona in coro con Dave Grohl: da “all in all is all we are” a “all alone is all we are”.
1995 – Singles è un cofanetto pubblicato in Europa contenente i singoli dei Nirvana tratti da Nevermind e In Utero. Pubblicato nel dicembre del 1995, un anno dopo la morte di Cobain, il box è composto di sei Cd singoli, quattro da Nevermind (Smells Like Teen Spirit, Come as You Are, In Bloom e Lithium), due da In Utero (Heart-Shaped Box e All Apologies).
1 ottobre 1996 – From the Muddy Banks of the Wishkah è un album live che raccoglie registrazioni in concerto a coprire un periodo che va dal 1989 al 1994.
29 ottobre 2002 – Nirvana è la terza pubblicazione discografica della band seguita alla morte di Kurt Cobain, rispetto alle precedenti è la prima arricchita da materiali in studio. In particolare, contiene l’inedita You Know You’re Right, proveniente dalle ultime session tenute da Cobain, Novoselic e Grohl nel gennaio del 1994. Proprio intorno alla canzone verte la disputa legale che oppone Courtney Love agli altri due membri dei Nirvana, Krist Novoselic e Dave Grohl. I due vorrebbero includere l’inedito in un cofanetto, la vedova di Cobain blocca la pubblicazione e fa causa a Novoselic e Grohl per il controllo dell’eredità artistica dei Nirvana. Secondo la Love, You Know Your Rightha un immenso potenziale commerciale che andrebbe perso se diluito in un box, meglio inserirlo in un singolo album dedicato alla storia della band. Come esempio, Courtney porta il successo della raccolta “1” dei Beatles. Il contenzioso si ricompone nel settembre 2002. Prevale la posizione di Courtney Love. Nirvana include i maggiori successi, ma anche tre brani del periodo precedente Nevermind e due estratti dall’Mtv Unplugged della band del 1993. L’album debutta al terzo posto della classifica americana.
23 novembre 2004 – Vede la luce il box su cui avevano puntato Novoselic e Grohl. Il titolo With The Lights Out, è tratto da un verso dell’immortale Smells Like Teen Spirit: “with the lights out, it’s less dangerous”. Il cofanetto si compone di tre Cd che includono oltre 60 brani inediti e un Dvd che raccoglie filmati “domestici” della band dagli esordi sulla scena di Aberdeen fino alle session tenute in gran segreto a Rio de Janeiro. Il cofanetto riceve generalmente commenti positivi in quanto organica testimonianza dell’evoluzione della band. Ma parte della critica rileva la presenza di materiale di scarto che nelle intenzioni di Cobain non era probabilmente pubblicabile. Anche i fan più avvertiti dicono la loro: l’accusa ai compilatori è di non essersi sforzati più di tanto nella ricerca dei materiali, limitandosi a doppiare il contenuto di cassette invece di andare a scovare i master dei pezzi più rari. Dubbi circondano anche i titoli di alcune canzoni: quelli corretti si troverebbero nei registri e negli appunti di Cobain.
1 novembre 2005 – Sliver: The Best of the Box contiene 19 tracce tratte dal cofanetto del 2004 più tre canzoni inedite. Quella storicamente più significativa è Spank Thru, dal leggendario demo Fecal Matter del 1985: sembra che fu proprio questa incisione a convincere Novoselic a formare un band con Cobain. Poi ci sono una registrazione del 1990 di Sappy e una versione demo del 1991 di Come As You Are registrata con uno stereo portatile.
7 novembre 2006 – Uscito l’anno successivo a Nevermind in Vhs, il documentarioLive! Tonight! Sold Out! viene ristampato in Dvd in versione espansa. Ora dura 83 minuti ed è arricchito da inediti filmati dal vivo.
20 novembre 2007 – Anche Mtv Unplugged in New York viene rieditato per la ripubblicazione in Dvd. Ora include tutti i 66 minuti suonati dai Nirvana per lo show di Mtv, più i filmati delle prove e le interviste realizzate da Mtv News alla band e al pubblico che assistette alla storica performance.
3 novembre 2009 – Per anni bootleg ricercatissimo, Live at Reading diventa una pubblicazione ufficiale, in versione album e Dvd. Consegnando ai fan la testimonianza di qualità della indimenticabile esibizione dei Nirvana al popolare festival britannico il 30 agosto 1992, dove Cobain e soci furono headliner.
27 settembre 2011 – DCG pubblica in Dvd e Blu-ray Live at the Paramount.
24 settembre 2013 – Questa volta solo in Dvd, la stessa etichetta pubblica Live and Loud.
To Boddah pronounced (in italiano: “A Boddah”) | ||||
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