In una intervista rilasciata a Rock Cellar Magazine, Rob Halford (voce) e Richie Faulkner (chitarra) dei Judas Priest sono stati invitati a parlare dell’attuale scena metal e di come questa si stia evolvendo. Ma, soprattutto, se le band attuali stiano apportando un’evoluzione all’interno della scena o se stiano solamente riprendendo qua e là le idee passate dei Judas Priest e degli altri colossi del genere.
«Io non definirei l’attingere dalle idee, come un “prendere a piene mani” – risponde Faulkner –. Lo definirei, piuttosto, come un rivoltare lo stile definito dai Black Sabbath e dai Judas Priest. La cosa buona di oggi è che le band lo fanno spudoratamente. Non nascondono le loro radici, anzi: le mettono bene in evidenza in modo che tutti possano ascoltarle. È una grande testimonianza da parte di questi musicisti».
Rob Halford aggiunge il suo parere alla discussione:
«Nel mondo metal di oggi, si sente spesso dire “Cookie Cutter” (con questa espressione si vuole intendere “Uniforme”, ovvero che le band attuali siano fatte tutte con “lo stampino”, per dirlo all’italiana): è un termine piuttosto offensivo, perché ogni band sta cercando di fare il meglio che può. Si tratta di trovare la propria originalità, la vostra originalità. La maggior parte delle persone deve capire che per portare avanti il rock n’ roll, deve fare qualcosa che nessun altro abbia mai fatto prima. Il che è molto, molto difficile. In questo modo avrai gente come i Metallica, i Priest, i Korn: band immediatamente riconoscibili fin da subito, originali, e che hanno proprio svolto questo compito alla perfezione. La situazione generale del metal – conclude il frontman dei Judas Priest – è fenomenale: è iniziato tutto con due band – Black Sabbath e Judas Priest – e ora guarda dov’è arrivato. Notevole!»
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