Jack White è il musicista più veloce al mondo

Meno di quattro ore per incidere un 45 giri ed entrare nel Guinness dei primati: ci ha provato (riuscendoci) l’ex White Stripes. Ecco com’è andata…

Finalmente è ufficiale: Jack White è il più veloce al mondo. Ieri, a Nashville, in Tennessee, dove ha sede la Third Man Records, l’etichetta indipendente fondata dall’ex White Stripes, si è compiuta la storia dell’industria del disco e il “Terzo Uomo” Jack è entrato nel Guinness dei primati. In 3 ore, 55 minuti e 21 secondi, Jack è riuscito a suonare dal vivo, registrare e produrre “fisicamente” un singolo, il tutto in occasione della giornata mondiale del disco, il Record Store Day.

Jack White e la sua band hanno scelto di incidere il prossimo singolo, che prende il titolo da quello del suo nuovo album Lazaretto, in uscita il 10 giugno. La B-side? Una cover di un brano di Elvis Presley, The Power of my Love.

Alle 10 del mattino Jack è salito sul palco della Blue Room del suo studio, all’interno della Third Man Records, per registrare un’edizione limitata e “fissarla” per sempre su un acetato (si tratta della prima copia fisica del vinile dal quale poi vengono prodotti tutti gli altri esemplari). Ma l’aspetto eccezionale della faccenda è dato anche dal luogo: la Blue Room è infatti l’unico studio al mondo (l’unico!) dove un artista può registrare in presa diretta direttamente su vinile.

I master dei brani sono stati poi recapitati alla velocità della luce da due fattorini vestiti in versione CHiPs, i poliziotti del celebre telefilm, a bordo di scooter simil-Vespa, alla United Record Pressing di Nashville, dove si è cominciato il pressaggio dei 45 giri prima che, sempre alla velocità della luce, fossero riportati alla Third Man Records, dove centinaia di fan aspettavano la “loro” copia. I fan, infatti, avevano acqusitato un biglietto speciale per poter assistere a questo curioso “spettacolo”. Un biglietto prezioso, andato esaurito in 23 secondi, che includeva la visita alla Third Man Records, un’esibizione live di Jack White e dei Whirlwind Heat, e il 45 giri, bello caldo di stampa, le cui prime copie sono state consegnate direttamente da Jack in persona nelle mani dei componenti dei Whirlwind Heat.

Prima di iniziare il concerto alla mattina, Jack è stato “scortato” sul palco dai due “CHiPs” e ha cominciato il suo show con la traccia (e primo singolo) che dà il titolo al nuovo album, Lazaretto. Poi, è stata la volta di The Power of my Love di Elvis Presley, il lato B del 45 giri. Durante la performance, uno schermo sul lato destro del palco mostrava “l’avanzamento” del progetto, con il primo piano dell’acetato in fase di produzione, quando a un certo punto un annuncio ha strillato: “I master hanno lasciato questo edificio!”.

“Originariamente volevamo suonare queste due tracce e poi tornare a dormire”, ha raccontato Jack al pubblico in sala, “ma poi abbiamo pensato che vi avrebbe fatto piacere se ne avessimo eseguita qualcuna in più”. Ha poi attaccato con Dead Leaves and the Dirty Ground dei White Stripes prima di cimentarsi in Freedom at 21 e Three Women, due canzoni tratte dal suo debutto da solista del 2012, Blunderbuss. Con una chitarra acoustica ha poi scelto di interpretare alcuni brani da solo, Weep Themselves to Sleep eLove Interruption. I White Stripes sono tornati con Ball and Biscuit, su cui il pubblico ha cantato in coro mentre Jack li accompagnava.

Poi, una sorpresa, la vera sorpresa della giornata: “Ora proveremo una nuova canzone”, ha annunciato Jack, prima di suonare un pezzo di honky tonk rock dal titolo Just One Drink. A seguire Hotel Yorba, un classico dei White Stripes, e Would You Fight for my Love, che racconta la fine di una storia d’amore che culmina con la voce di Jack che grida “voglio che tu lotti per il mio amore”.

Dopo il concerto Jack è corso alla United Record Pressing per supervisionare il processo di pressaggio del 45 giri, mentre altri fan erano in fila all’esterno dell’edificio per accaparrarsene una copia. 3 ore, 55 minuti e 21 secondi dopo, giusto il tempo di tornare con una macchina nera “scortata” dai due scooteristi CHiPs, per Jack è venuto il momento di vendere le prime copie del 45 giri in un punto vendita appositamente realizzato (simile al banchetto di quei bambini che vendono limonata a 5 centesimi al bicchiere) all’esterno della Third Man Records.

I primi, fortunatissimi clienti sono stati i componenti dei Whirlwind Heat, che si sono poi affrettati a tornare negli studi dell’etichetta discografica di Jack per cominciare il loro concerto, il primo in ben otto anni: si è trattata di una reunion esclusiva in occasione della ristampa del loro album del 2003, Do Rabbits Wonder?.

“La scorsa notte mi sono svegliato alle 4 del mattino le ho pensato: ‘Wow, ci sono almeno 12 o 13 cose che possono andare storte domani’”, ha raccontato Jack in conferenza stampa. “Ho pensato a quanto potesse essere difficile spiegare i motivi di un eventuale insuccesso alle persone ma grazie a Dio questo non è avvenuto. Quando diventi una persona di grande successo e ti cimenti in qualcosa, tutte le molecole si allineano, o qualcosa del genere”, ha aggiunto.

Parlando del Record Store Day, Jack ha spiegato: “Sta diventando sempre più grande. Ogni quartiere vuole partecipare e avere il proprio negozio di dischi indipendente e le centinaia di persone che si sono viste qui alla Third Man Records e da Grimeys (un altro celebre negozio di dischi di Nashville, ndr), e persino nei negozi nei dintorni della città, dimostrano quanto oggi sia diventato popolare e importante”.

Congratulazioni, Jack White, sei entrato nel Guinness dei primati!

La set-list del concerto di Jack White:

High Ball Stepper 
Lazaretto
The Power of my Love (Elvis Presley)
Dead Leaves and the Dirty Ground (The White Stripes)
Forever 21
Three Women
Weep Themselves to Sleep
Love Interruption
Hello Operator (The White Stripes)
Just One Drink
Hotel Yorba (The White Stripes)
Would You Fight for my Love

(XL)

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Classe 1980, da sempre amante della buona Musica, musicalmente è cresciuto ascoltando il Rock italiano prima (galeotti furono i Litfiba) e il Dark/Gothic Metal dopo, per finire all'Indie e al Rock classico. Animo ribelle e Rock, si “droga” di Musica e non rifiuta mai una birra. È possibile contattarlo a questo indirizzo email: nino@we-rock.info