“Finché il pubblico del Concertone in piazza San Giovanni a Roma continuerà ad aumentare, come è avvenuto in questi ultimi anni, ben vengano gli altri concertoni per il Primo maggio in giro per l’Italia, da Taranto a Torino, in nome della musica live. Quando il pubblico diminuirà ci porremo il problema, ma per ora è successo il contrario”.
È un Marco Godano decisamente baldanzoso quello che presenta il programma dell’ormai prossimo concerto gratuito più affollato d’Europa. Un Concertone che vira decisamente verso il rap, con la presenza di Clementino e di Rocco Hunt (il quale farà un omaggio a Edoardo Bennato interpretando a suo modo Un giorno credi), e che punta a raccontare storie esemplari legate al mondo del lavoro ma non solo.
Il concerto organizzato dai sindacati confederali verrà condotto da Dario Vergassola, dall’attore Edoardo Leo e dalla scrittrice Francesca Barra e quest’anno avrà per titolo “Le nostre storie – Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani”. Sul palco, in diretta tv su RaiTre dalle 15 a mezzanotte (regia di Cristian Biondani), saliranno tra gli altri la Bandabardò, Piero Pelù, i Tiromancino, i Modena City Ramblers, Stefano di Battista con i 50 sax del conservatorio di Santa Cecilia. E ancora i Perturbazione, Brunori Sas, P-Funking Band, Levante, Alberto Bertoli, Crifiu, Francesco Di Bella, Taranproject con Daniele Ronda, Enrico Capuano.
Secondo gli organizzatori, il Concertone quest’anno “recupera la sua missione originale: divertire e far riflettere, e al tempo stesso tornare a parlare e a essere più riflessivi, meno urlati”. Accanto alla musica i racconti di storie esemplari affidate alla penna e alla voce di giornalisti, attori, testimoni: come Carlo Petrini che racconterà dei 10 mila orti per l’Africa, Aldo Cazzullo che ricorderà la triste vicenda di una donna partigiana, Federica Sciarelli che parlando dell’omicidio di Elisa Claps riporterà al centro dell’attenzione il tema della violenza sulle donne. Dal tono drammatico a quello ironico e surreale del comico Nino Frassica, che pure declinerà il suo intervento per toccare temi importanti, come la strage di Portella della Ginestra, l’eccidio di lavoratori che avvenne il 1 maggio 1947 ad opera della banda criminale di Salvatore Giuliano.
Intorno alle 8 di sera, dunque per la ripresa dopo la pausa per il Tg3 e nel momento di massimo ascolto, è prevista una sorpresa sull’Inno di Mameli, ma ancora non è chiaro se saranno coinvolti gli artisti già annunciati (come i 50 sax coordinati dal Stefano Di Battista) o se entrerà in scena un ospite ancora non annunciato e di grande nome. Il Primo Maggio è anche contest. Prosegue infatti l’attenzione alla musica emergente attraverso l’1M Festival, il contest nato a sostegno delle musica dal vivo. Semifinali il 28 e 29 aprile per la scelta dei 3 finalisti che si esibiranno sul palco di Piazza San Giovanni.