La Melodic Death Metal band Lahmia nasce con la volontà di trasformare le proprie emozioni, come la malinconia, l’aggressività, l’eleganza e la violenza in musica, caratterizzando il proprio sound sin dall’inizio. La band mescola in un modo unico le molteplici influenze di ogni membro (Death Metal di scuola svedese e statunitense, Black Metal, Doom e Thrash) filtrate attraverso le proprie emozioni per ottenere un suono potente ma malinconico. Nel 2007 la band ha incontrato la sua identità attuale e ha dato alle stampe il suo primo Demo dal titolo “An Eternal Memory” ricevendo ottimi riscontri. Nel 2008 viene rilasciato il secondo EP “Forget Every Sunrise” (nominato miglior Demo nelle edizioni italiane di Metal Hammer, Rock Hard e Metal Maniac). Nel corso del 2009 il successo dell’EP ha aiutato i Lahmia ad intensificare ulteriormente la propria attività live, esibendosi come supporter per band come Arch Enemy, Stormlord, Disaster, Dark Lunacy e Illogicist. Nel 2010 la band entra in studio per la pre-produzione del loro primo full-lenght, registrato e mixato da Giuseppe Orlando negli OuterSound Studios (Novrembre, Necrodeath, Stormlord, DGM) e masterizzato in Svezia da Jens Brogen dei Fascination Street Studios (Opeth, Amon Amarth, Paradise Lost, Katatonia). Nel 2011 la band riprende la sua attività live suonando tra l’altro al Viadana Open Air che aveva come headliner i Dark Tranquility.
La band ha pubblicato il suo secondo album “Resilience” su Scarlet Records nel mese di Dicembre del 2018, prodotto da Giuseppe Orlando presso gli OuterSound Studios e masterizzato da Mika Jussila. “Resilience” è la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico e infatti l’intero album vuole portare avanti un concetto ambizioso che trova le sue origini nella crisi dei valori del presente, un album che si propone di descrivere la nuova “seconda vita” della band dopo gli anni difficili che seguirono il debutto di “Into The Abyss“, una delle rivelazioni del Death Metal del 2012. Da un punto di vista musicale “Resilience” riprende dal suo predecessore mutandone la direzione sonora, mescolando i riff di chitarra più aggressivi che vanno ad alternarsi a melodie più aperte. Una scelta che conferma il marchio di fabbrica della band, ovvero la varietà e la voglia di non fermarsi ad uno stile pre-costruito, e questo nuovo album non fa eccezione. Come annunciato dalla band stessa, questo album è un concentrato di aggressività e rapide sterzate melodiche che alternano la sequela di riffs furenti e ritmiche simili ad un treno in corsa a chitarre acustiche più docili e patterns di batteria più scanditi. Un Death melodico dall’ottimo impatto che sviluppa lungo tutta la durata dell’album riempiendone ogni solco e senza scadere nella ripetizione. Otto tracce che si snodano con una semplicità che lascia senza parole, dove la band non sembra mai accusare il colpo nonostante la durata non certo breve dei vari brani; stanchezza che non si avverte nemmeno durante la corposa suite intitolata “The Age Of Treason” all’interno della quale lo spettro sonoro targato Lahmia si va ad arricchire ulteriormente ampliando la gamma di interventi melodici che si intervallano al Death più aggressivo. Dall’iniziale “Elegy For A Dying Sun” passando per “Divide Et Impera” arrivando alla già citata “The Age Of Treason” fino alla conclusiva “Existential Vastness” si viene investiti da un muro sonoro devastante che non fa prigionieri.
Una album che pur non stravolgendo le regole di un genere navigato e noto agli amanti della scena riesce ad essere personale nell’impronta stilistica e godibile sia a livello strumentale che vocale. Una band e un album che ci sentiamo di consigliarvi caldamente.
TRACKLIST:
- Elegy For A Dying Sun
- Her Frantic Call
- Divide Et Impera
- The Frayed Lines Of Time
- Void Of Humiliation
- The Age Of Treason
- Limitless
- Existential Vastness
LINE-UP:
Francesco Amerise – Vocals
Flavio Gianello – Guitars / Acoustic guitars
Mathias Habib – Guitars
Corrado Ciaccia – Bass
Andrea Torre: Drums
WEB: