Horror e occulto nel nuovo album di Blood Thirsty Demons

… In Death We Trust

Il segno lasciato nel Rock e nel Metal da gruppi come Death SS e Coven, i lavori più noti di Paul Chain oppure i Dust, Witch Burning, Gun, Necromandus e Temple ha dato vita negli anni a diverse bands che traessero ispirazioni per il loro percorso musicale dall’Horrror e dal mondo dell’occulto. Oggi andiamo alla scoperta di una di queste nuove leve; nuova anche se i primi passi risalgono alla fine degli anni ’90.

Il progetto Blood Thirsty Demons nasce nel 1997 dalla mente di Cristian Mustaine. Durante i primi due anni di vita sorgono diversi problemi all’interno del gruppo che portano al suo momentaneo scioglimento.

In questo periodo di pausa, l’ideatore della band inizia ad interessarsi al mondo dell’occulto, a collezionare film Horror e a spostare i propri gusti verso sonorità più oscure che porteranno alla riformazione dei Blood Thirsty Demons. Inizia quindi la loro vera attitudine per l’Horror Metal, ispirati da band come i già citati Death SS e Paul Chain, i Black Widow, gli Atomic Rooster, King Diamond e i suoi Mercyful Fate. Il gruppo continua ad avere problemi di formazione , ma riesce comunque a pubblicare nel 2000 la prima Demo-tape intitolata “Solve Et Coagula” seguito da un mini-CD nel 2001, “Sabbath“. Nel 2002 l’etichetta danese Horror Records raccoglie in un unico disco (edito solo in vinile 12″) queste prime registrazioni della band stampato in (guarda caso n.d.a.) seicentosessantasei (6-6-6) copie numerate seguite da una speciale edizione in soli sessantasei esemplari arricchita da vari gadgets. La band comincia così a farsi conoscere anche all’estero, con ottime reazioni e recensioni da parte delle fanzines e dei magazines più importanti, acquisendo a tutti gli effetti il titolo di eredi degli storici Death SS (questa cosa l’abbiamo già sentita in altre occasioni, come nel caso dei Deathless Legacy n.d.a.). Tantissimi concerti accrescono la forza e la convinzione della band e alla fine del 2002 esce un mini-cd intitolato “A-Live” seguito nel 2003 da un 7″ per l’etichetta tedesca Metal Coven Records, contenente due nuovi pezzi in versione demo che saranno inclusi nel primo vero e proprio full-lenght della band intitolato “In The Grave” (2004), pubblicato dall’etichetta personale di Cristian Mustaine, la C.M. Releases e distribuito con l’aiuto della Iron Tyrant riscuotendo ovunque buone recensioni dai magazines specializzati. Alla fine dello stesso anno il gruppo rientra in studio per preparare un nuovo disco, “Let The War Begin” in uscita ad Aprile 2005 per l’etichetta italiana My Graveyard Productions. Nel novembre 2007 esce il nuovo lavoro della band,”Mortal Remains“, sempre sotto la medesima label. Nell’ottobre 2008 la band firma per la Black Funeral Promotion per il disco in uscita nel 2009,”Occultum Lapidem“,mentre nell’Ottobre 2009 Jack lascia la band e Cristian Mustaine continua da solo il progetto Blood Thirsty Demons. Nello stesso anno esce il primo DVD ufficiale: “Live From The Grave“. Nel 2010 arriva la firma con la My Kingdom Music per l’uscita del disco “Misanthropy” e l’uscita in contemporanea della ristampa ri-registrata di “Let The War Begin“. Nel 2014 Cristian Mustaine firma per l’etichetta scozzese Fall Of Eden Records per l’uscita del nuovo disco: “Reborn“. Nel dicembre 2015 è il turno dell’etichetta tedesca Barbarian Wrath per la quale esce, a Febbraio 2016, “Voices From The Dark“.

In Aprile 2019 un nuovo contratto con la The Triad Rec (in co-produzione con la C.M. Releases) rende possibile l’uscita, a Maggio di quest’anno del disco “…In Death We Trust“. Un disco che fin dalla prima traccia (“AL II, 63“), oltre a far risuonare gli echi delle bands già citate, rivela forti rimandi ad uno dei gruppi di culto della musica Horror italiana, i Goblin, specie negli arrangiamenti delle tastiere che fanno da sottofondo nei vari brani. Un sound molto essenziale e grezzo, Hard&Heavy con qualche passaggio che potrebbe apparire tra il Prog e il melodico (prendendola molto larga). Un Occult Rock tra il vintage e il moderno dalle vocals acide e (forse) un poco troppe ripetitive; così come usciti dal medesimo stampino sembrano gli arrangiamenti di “I’m Dead!!“, “My Last Minute” e “… In Death We Trust“, stesse soluzioni, stessi riffs e giri di tastiere e ritmiche che si somigliano. Poche variazioni che fanno sembrare il tutto, opener inclusa, come una unica canzone divisa in quattro parti. I leggeri rallentamenti di “Message From The Dead” e “The Only Road” non bastano a far cambiare volto all’album che rimane ancora bloccato nella morsa della ripetitività. Un primo vero cambio che porta ventata di freschezza al disco e la malinconica ballad intitolata “Cry On My Tomb“che appare quasi come un pezzo di Ozzy Osbourne ma con un tocco più personale, più seducente che nulla ha da spartire con le sei tracce precedenti e che rivela (finalmente) una sua personalità e anche vocalmente la prova è migliore. “Killed By The Priest” e la suite finale “… My Soul To Take” riprendono la strada percorsa dal disco da “AL II, 63” a “The Only Road” con un punto in più di energia e “aggressività” che le allontana dalle precedenti e infonde lo stesso interesse e la stessa capacità di sedurre l’ascoltatore e di avere la giusta carica, anche nei momenti più cupi e lenti dove la tastiera domina la scena. Le linee vocali rimangono pressoché invariate e legnose come nel resto del disco.

Un album che lascia un po’ di amaro in bocca. Si poteva puntare ad infondergli un’aria più cupa in linea con le canzoni, un passo più greve e affilato che avrebbe reso meglio sulla scelta dello stile delle tastiere e magari ad un cantato più articolato, magari con delle parti pulite.

TRACKLIST:

  1. AL II,63
  2. I’m Dead!!
  3. My Last Minute
  4. … In Death We Trust
  5. Message From The Dead
  6. The Only Road
  7. Cry On My Tomb
  8. Killed By The Priest
  9. … My Soul To Take

LINE-UP:

Cristian Mustaine – All Instruments

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