Heller Schein: Segnali dall’allarme e voci dal profondo

Gli Heller Schein nascono nel 2002 su iniziativa del cantante e chitarrista Third_eye_cry (Francesco Massimiliani), che si avvale di strumentisti sempre diversi secondo le sue necessità.
In questi termini inizia a proporre il progetto suonando dal vivo e realizzando il primo demo nel 2004.
Tre anni dopo la formazione é integrata dal batterista e compositore Avant-Garde Jester (Paolo Massimiliani, fratello del cantante). Il singolo “Blues in Bo” vede la luce in questo periodo (2006), e Third_eye_cry abbandonerà la chitarra per dedicarsi completamente alla voce.
Nel 2008 la line up inizia a stabilizzarsi con l’ingresso del chitarrista Nik Hell (Nicola Deodato) e il bassista Friedrich Boombass (Federico Massara) facendosi conoscere nell’underground bolognese raggiungendo la propria maturità musicale.
Nel 2013 Massara lascia la band e viene sostituito da PetrolHead (Davide Salvatore Nicolais).
Nel 2015 la band si fa notare da Caos Rock Against e Hotpot Recordings, arrivando così al primo full-length ufficiale “Sonic Clash Warning” (2016).
Al termine delle registrazioni PetrolHead abbandona la band. Viene sostituito prima dell’uscita dell’album da No Mercy (Davide Laugelli).
On Stage l’espressività musicale è coadiuvata e rifinita con ambientazioni, coreografie ed effetti speciali che danno sempre al pubblico l’occasione di gustare uno spettacolo completo nel suo genere artistico e soprattutto di grande impatto.
Riceviamo e riportiamo, inoltre, la notizia della firma di contratto con l’agenzia di management L’ALCHIMIE AGENCY.

Passiamo ora a parlare nel dettaglio del primo album della band.
FB_IMG_1457726713125Ad accoglierci al varco sono i riff affilati e le ritmiche taglienti di “Ascension”. A colpire sono le linee vocali di Third_eye_cry, che mischiano un cantato che si sposta abilmente tra voci alla King Diamond e growl death-metal. Seconda particolarità nella seconda parte del brano, le melodie passano da un piccolo break acustico con vocals pulite e “delicate”, per poi immergersi nuovamente in melodie decisamente d’impatto, intervallate da rapide variazioni acustiche che pemettono di riprendere velocemente fiato tra una sferragliata elettrica e l’altra.
La traccia successiva, “Karma”, mantiene l’energia affilata dell’open-track del disco, arricchendo il suono con incursioni melodiche che mixano ritmiche power-metal alla sana cattiveria del death, con interessanti variazioni prossime a NWOBHM. Le linee vocali rimangono uguali alle precedenti, guadagnando qualche punto in più sull’aggresività. Ottima, anche in questo pezzo, l’intermezzo acustico che accompagna l’ascoltatore verso la conclusione del brano, creando un’atmosfera sulfurea in perfetto stile doom-metal (si sente qualche eco di alcuni lavori di Paul Chain), creando un effetto finale che ricorda alcuni brani dei Death SS, in una veste più cattiva.

GrandFather Song”, terza canzone in scaletta. I ritmi si fanno più… old-school, spostandosi verso un rock acustico che permette al cantante di dimostrare le sue capacità vocali anche in brani più lenti, mantendo incursioni growl. Una canzone decisamente cupa ed energica. Nella prima parte almeno. La seconda parte del pezzo, alterna death e rock, mantendo i due stili separati ma uniti allo stesso tempo, in un’altalena di energia e atmosfera veramente intriganti. Prima della chiusura, “Grand Father Song”, ritorna totalmente a vestire i ritmi e le melodie con cui era iniziata, chiudendo con una vera e propria cavalcata elettrica e acustica.
La quarta canzone, si presenta con il titolo “Twisted Joker”. Hard-rock, heavy-metal, riff doom-metal, atmosfere sulfuree, voci acute e voci grevi. Un mix di sensazioni musicali riuscito e coinvolgente. Ottime le soluzioni death- metal oriented che completano la struttura melodica del brano.

Il lamentoso suono di una sirena d’allarme introduce la title-track, “Sonic Clash Warning”. Dopo una prima sezione totalmente strumentale, dallo stile a metà tra l’hard&heavy più classico e la NWOBHM, costellata di assoli fulminanti, ritmiche veloci, riff diretti e precisi, il brano, si orienta verso le soluzioni melodiche con cui la band ci ha deliziati in “Grand Father Song”. In questi passaggi semi-acustici, si possono nuovamente apprezzare le doti vocali di Third_eye_cry, doti vocali perfettamente in grado di tralasciare, anche se per pochi istanti (un po’ più di stacco tra le vocalità che abbiamo capito essere il suo marchio di fabbrica e queste variazioni “clean” non avrebbero infastidito, creando più vocabolario al brano), gli acuti power-metal o alla King Diamond e i growl death, senza perdere mordente. C’è un qualcosa di “elettronico” ad un certo punto, poco prima della parte finale… Interessante ma poco utile al pezzo.

Ci avvciniamo alla conclusione con la sesta traccia in scaletta: “Watching Through My Head a Baby”. Rock acustico in gran spolvero e voci pulite (esattamente ciò che intendevo prima quando parlavo di vocabolario e stacco). Brano interessante che crea un netto divario tra i brani precedenti, dimostrando (finalmente) che la band sa spostarsi tra i generi, senza fossilizzarsi su uno stile unico. Anche durante la “trasformazione elettrica” della traccia (nonostante il cambio di vocals, che tornano, brevemente allo stile principale), il cambio di registro regge la prova. Se posso permettermi una critica… Si sente qualche piccola sbavatura sia sonora che vocale in qualche passaggio, sbavature leggermente penalizzanti, che danno qualche disturbo.

Chiusura dei giochi affidata a “Viki’s Legacy”. Per la conclusione del loro primo album ufficiale, la band sceglie (seguendo una regola non scritta) di raggruppare le varie caratteristiche di ogni brano del disco, riproponendo suoni e linee vocali. Non ci sono particolari novità sotto questo aspetto. Innegabile comunque le buonissime basi del progetto Heller Schein. L’energia e la capacità tecnica non sono in dubbio. Come però sottolineavo prima, non avrebbero disturbato varianti in più e linee vocali più varie.

LINE-UP:
Third_eye_cry: voce

Nick Hell: chitarra

(Petrol Head: Basso)

No Mercy: Basso

Avant-Garde Jester: Batteria

TRACKLIST :
01. Ascension
02. Karma
03. Grand Father Song
04. Twisted Joker
05. Sonic Clash Warning
06. Watching Through My Head a Baby
07. Viki’s Legacy

 

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