“Shadow Of The Monster” è il nuovo album degli Hell In The Club, la band formata da membri di Elvenking e Secret Sphere, dando vita ad uno stile musicale differente da quello delle band di appartenenza: il loro è un mix di hard rock di matrice classica con un sound più moderno, intriso di heavy-metal festaiolo e rock’n’roll puro e semplice.
“Shadow Of The Monster”, che dovrebbe essere pubblicato a Gennaio 2016, comprende il loro materiale più forte composto fino ad oggi, miscelandoci la freschezza di “Let The Games Begin” con la maturità di “Devil On My Shoulder“. Materiale con cui la band ha ottenuto una forte crescita di consensi.
Non occorre attendere il passaggio e l’ascolto di più di una traccia per comprendere la genuinità della proposta sonora e musicale del gruppo.
Dai primi riff dell’iniziale “Dance“, la carica energica che viene sprigionata da questi ragazzi è notevole. Un autentico tuffo negli anni ’80 del Rock e del Metal, con voci pulite, chitarre graffianti e ritmiche decise. L’atmosfera riporta a ciò che i protagonisti di quel periodo raccontano: voglia di divertirsi e parecchia musica. “Dance” sembra un ibrido tra lo stile Def Leppard (più stradaioli) e i Winger (più aggressivi e meno hair-metal).
Sentimento di ribellione e voglia di fare festa, si respirano anche nelle tracce successive. L’approccio fresco e dal taglio moderno che vengono dati allo stile degli Hell In The Club, fornisce vigore e sostanza ad ogni pezzo.
La successiva “Enjoy The Ride“, ripropone un sound alla Bon Jovi ridotto all’osso, senza inutili cori zuccherosi e variazioni melodiche. Una canzone rapida, frizzante e diretta. Così come “Hell Sweet Hell“, sfrontata, incisiva. Un brano che ricorda i Guns ‘N’ Roses degli anni d’oro.
Avrete già capito verso quale impronta musicale hanno deciso di dirigersi i componenti del gruppo.
Una variazione decisamente più heavy, la troviamo nella title-track “Shadow Of The Monster“. L’atmosfera ottantiana è ancora chiaramente ben udibile tra le pieghe del brano ma a farla da padrone sono i ritmi decisi e affilati che ne costituiscono la trama portante.
La successiva “The Life & Death Of Mr. Nobody” presenta invece uno stile vicino al glam-metal anni ’80, uno stile prossimo a Whitesnake e Scorpions (per carica) e vicino, ma non troppo, a Poison e Guns (per melodia).
“Appetite“…. Hard-Rock puro e semplice. La band, si sposta nuovamente verso suoni taglienti e ritmiche roboanti, confezionando una canzone convincente sia per musica che per testi. Le linee vocali sono molto dirette verso una scuola rock anni ’80. Il risultato è molto coinvolgente.
Il trittico finale dell’album, formato dai brani “Naked“, “Le Cirque Des Horreurs” e “Try Me, Hate Me“, offre una summa totale delle caratteristiche dei pezzi precedenti, sfornando tre canzoni intriganti. Le soluzioni scelte per riporre un tratto (musicale) di ogni brano in ognuna di queste tre ultime canzoni, offre in ognuna di loro, un piglio sempre fresco e mai ripetitivo. Interessante l’intro circense-gotica di “Les Cirque Des Horreurs“, prima di sprigionare tutta la potenza heavy-rock di cui il gruppo è capace.
Un ottimo album sotto ogni aspetto. Curato negli arrangiamenti e senza eccessi.
Nell’album è presente anche la cover di “Money Changes Everything” dei The Brains, portata però al successo da Cyndi Lauper nel 1984.
TRACKLIST
01. Dance
02. Enjoy The Ride
03. Hell Sweet Hell
04. Shadow Of Monster
05. The Life & Death Of Mr. Nobody
06. Appetite
07. Naked
08. Les Cirque Des Horreurs
09. Try Me, Hate MeHorreurs
10. Money Changes Everything
Curiosità: L’artwork di copertina, è stato realizzato dallo scrittore, film-maker e illustratore americano Nathan Thomas Milliner.