Blast – L’atteso esordio dei napoletani Mastribes, vede finalmente la luce

Matribes_Line-UpI Mastribes nascono nel novembre del 2014 dall’incontro di quattro anime rock: il chitarrista Cristian Iorio, il bassista Cosimo Castorini e il batterista Umberto Viro, provenienti dai Cirrus Minor. Insieme al cantante Michael Flame, proveniente dai Black Flames, danno vita ad un progetto in cui l’Hard-Rock è il fulcro centrale.
Un sound contornato dalle più svariate influenze, vicino allo stile di gruppi come Velvet Revolver e Buckcherry fino ai grandi classici Guns N’ RosesAerosmith.
A seguito dell’intensa attività live in cui il neonato gruppo infonde subito tutte le sue energie, viene rilasciato, nel mese di Ottobre del 2015, il primo singolo ufficiale “Shake Boom Tequila“, accompagnato da un CD contenente altri due brani, “Pussy Crusher” e “Everything”.

Dalla sua nascita la band ha avuto modo di calcare svariati palchi di Napoli, città natia del gruppo e provincia,condividendo il palco con band del calibro di DGM, Kaledon, Teodasia ecc…

blast_cover-artworkCompletate le registrazioni, la band rilascia due nuovi singoli “She’s Got The Look” (rilasciato il 22 Luglio 2016) e “Rock N’ Roll” (rilasciato il 13 Ottobre 2016) per accingersi alla release ufficiale del loro debut-album, pubblicato sotto l’egida della label nostrana Volcano Records.

Il debutto discografico di questi ragazzi partenopei, s’intitola “Blast” ed è uscito ufficialmente proprio mentre questo articolo viene realizzato, oggi, 21 Ottobre 2016.

L’album è composto da dieci tracce pervase di sanguigno Rock N’ Roll e infuocato Hard-Rock, che si sprigiona ad ogni nota, ad ogni traccia.

Apertura affidata all’ultimo singolo presentato dalla band prima della release ufficiale, “Rock N’ Roll“. L’attitudine Hard-Rock del gruppo, si fa subito ben evidente, dando immediatamente vita ad un brano coinvolgente che spinge a seguirne il ritmo, scanzonato e sfrenato, intervallato da rapidi cambi di tempi, con un guitar-working in  perfetto stile Hard-Rock, personale, comunque moderno e fresco. Una serie di riffs e assoli che, uniti alla sezione ritmica, decisa e ben scandita, creano il tappeto perfetto per le linee vocali, dal gusto anni ’80, perfette per questo tipo di proposta, sebbene si percepisca una leggera partenza in sordina per le vocals stesse, che guadagnano velocemente verve ed energia, mano a mano che il brano procede.

Il primo singolo ufficiale, risalente, come già accennato, al 2015, “Shake Boom Tequila“, occupa il secondo posto nella tracklist. Musicalmente, la band, mantiene il suo sound sulla stessa linea della precedente, ma orientando il brano verso una commistione tra energia e melodia, confezionando quella che potremmo definire una power-ballad ottantiana di grande impatto. Ottimo il riff portante e l’incedere cadenzato dei ritmi, affilato e melodico l’assolo, intimiste, graffiate e cariche di pathos le linee vocali. Un secondo brano molto convincente e ben riuscito.

La successiva “Bitin The Dust“, si presenta in una veste decisamente più Hard&Heavy rispetto al duo d’apertura. Una canzone veloce, incisiva e affilata che regala una visione più stradaiola del gruppo, portando subito alla mente la scena californiana anni ’80, tra echi Sleaze-Metal e Street-Metal, di cui lo stile di questa canzone è pervaso. Un brano accattivante che risulta subito un’ottima prova da parte del combo partenopeo. L’unica annotazione va fatta alle linee vocali che in alcuni punti risultano lievemente sottotono, specie nell’attacco iniziale, nella prima parte, come era accaduto per l’opener. Problema che comunque si risolve durante il brano, sparendo del tutto.

She’s Got The Look“. Cambio di direzione anche in questa traccia, dove i Nostri, optano per un arrangiamento a metà tra l’Hard-Rock e il Metal classico, con qualche piccola eco Punk-Rock in sottofondo, in una serie di riffs taglienti, assoli ficcanti, ritmi cadenzati, cori azzeccati e vocals ispirate. Una traccia precisa e senza decorazioni inutili, dal mood tagliente e dal groove moderno, grazie anche ad inserti elettronici nella ritmica che le donano un’aria attuale, che rapisce l’ascoltatore che si lascia tranquillamente trasportare dalla scarica adrenalinica che questo pezzo sprigiona.

Si prosegue con “Forget Me“. Intro semi-acustica e voce tra il sofferto e il romantico che danno il via per una sognante e trascinante power-ballad, la seconda dell’album, che sembra riprendere il discorso iniziato da band come Whitesnake, Poison, Cinderella o Warrant, ma riproposto secondo lo stile personale a firma Mastribes, divenendo così un nuovo tassello nel ricco elenco delle ballad Rock e Metal degli ultimi trent’anni. Brano che permette di gustare anche il lato più “soft” della band, rivelandone le ottime doti tecniche e compositive.

La successiva combo di canzoni formata da “Everything” e “Wasted Youth“, ci riporta verso le altalene fatte dai ritmi cadenzati e ritmi veloci, riffs affilati e assoli melodici, voci graffiate e cori con cui questo disco si era aperto. Due canzoni dall’attitudine Rock, festaiola e stradaiola, realizzate con la giusta dose tra energia e disinvoltura, due canzoni che non presentano inutili infiorettature o rifiniture stucchevoli, scanzonate e divertenti. Due tracce che convincono subito.

Pussy Crusher“, ottava traccia. Si prosegue sul percorso già iniziato in apertura e portato avanti dalle tracce successive. Quindi, ritmo e “aggressività“, attitudine Rock, energia Hard&Heavy e linee vocali ben amalgamate. Qualsiasi parola in più sarebbe superflua e comunque ripetitiva. Una canzone che va ascoltata in silenzio. Elemento rilevante e decisamente interessante che necessita di essere evidenziato è l’intermezzo semi-acustico che mette in connessione le due parti del brano.

Ci avviciniamo alla chiusura con “Another Chance“. Nuovamente la band presenta una succulenta ballad dal sapore romantico e sognante, che si snoda attraverso un guitar-working acustico e una ritmica lenta, nella prima parte, per poi arricchirsi di elementi elettrici decisamente granitici ma che non snaturano lo Spirito originale della canzone. Ottima la prova vocale di Michael Flame che dimostra di sapersi adattare con estrema facilità sia a brani più grintosi che a brani più “delicati“. Ottima anche la prova della sezione ritmica composta da Umberto Viro alle pelli e Cosimo Castorini al basso, oltre che alla più che ottima prestazione di Cristian Iorio alle chitarre. Una canzone perfetta che, senza nulla togliere alle altre, rappresenta il momento più alto di questo disco, sia per il sound generale che per l’amalgama tra i vari stili che costituiscono il background della band.

Battute conclusive riposte nelle mani della decima traccia in scaletta, “My Game“. Canzone che raccoglie ogni singolo elemento presente nelle tracce precedenti e li fonde fino a dar vita ad un Hard-Rock potente e agguerrito, intriso di melodie accattivanti che fanno da contorno alle taglienti chitarre, alle vocals combattive e ai ritmi che spaziano dal forsennato al cadenzato con estrema facilità. Un pezzo leggero, coinvolgente, godibile e convincente. Un’ottima chiusura per un debutto di tutto rispetto.

La prova che i nostrani Mastribes regalano con questo disco, dimostra come questa band abbia già le carte giuste per guadagnarsi il suo posto nel grande panorama Rock.

TRACKLIST:

01. Rock N’ Roll

02. Shake Boom Tequila

o3. Bitin The Dust

04. She’s Got The Look

05. Forget Me

06. Everything

07. Wasted Youth

08. Pussy Crusher

09. Another Chance

10. My Game

LINE-UP:

Michael Flame – Lead Vocals
Cristian Iorio – Guitar / Vocals
Cosimo Castorini – Bass / Vocals
Umberto Viro – Drums

WEB:

Facebook: https://www.facebook.com/Mastribes/about/#

Reverbnation: http://www.reverbnation.com/Mastribes?profile_view_source=header_icon_nav

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