I Wormhole sono nati nell’aprile 2003 a Ferrandina (MT).
L’intento era quello di iniziare un progetto con voce femminile che strizzasse l’occhio a sonorità oscure e, allo stesso tempo, alle dissonanze tipiche del post-rock e alle durezza del metal. Il suono della band è stato sin dall’inizio in evoluzione e non ha mai smesso di offrire nuovi spunti ai suoi ascoltatori.
La scelta del nome ‘Wormhole’, in questo senso, è apparsa in linea con le coordinate musicali della band: oltre a sintetizzare la tensione sperimentale presente nelle composizioni, un wormhole rappresenta la metafora del collegamento tra idee, suoni, parole, contrasti solo in apparenza distanti tra loro, e che vengono messi in comunicazione alla stregua di dimensioni parallele. Il discorso testuale è anch’esso in linea con le scelte musicali: i testi della band trattano di contrasti tra le più disparate realtà, come Eros e Thanatos, natura ed evoluzione, candore ed erotismo.
Con questi presupposti la band entra in studio nel maggio del 2004 per registrare il primo, omonimo promo, che esce alla fine dello stesso anno e contiene sette tracce.
La promozione avviene principalmente in rete, ed è proprio tramite la rete che la band comincia ad ottenere i primi responsi di critica e pubblico.
Il 2005 è un anno di intensa attività per i Wormhole grazie alla partecipazione ad alcuni festival e compilation di band emergenti.
Nel marzo 2006 con l’ingresso di Valentina alla voce, le influenze si spostano verso sonorità meno oscure, con una maggiore apertura al gothic-metal e un progressivo indurimento del suono.
Ripresa l’attività live, il gruppo è dunque nuovamente in studio per registrare il secondo EP, in uscita nel novembre del 2007. “Longing for darkness”, questo il nome del loro EP, contiene 4 brani e viene completamente autoprodotto.
Nel frattempo i Wormhole partecipano a vari festival per gruppi emergenti tra cui il Controfestival, Primo maggio tutto l’anno, Arè rock festival e SMART music festival, oltre a diversi concerti tra Puglia e Basilicata.
Attualmente la band, arricchitasi di un nuovo chitarrista e un nuovo bassista, ha terminato le registrazioni per un nuovo album dal titolo “The String Theory” contenente 9 nuovi brani.
L’album si snoda come un concept in cui i nove pezzi tracciano direttive riconducibili a due grandi temi: il viaggio interiore e il viaggio attraverso le dinamiche universali.
Di qui la scelta di dividere l’album in due parti, esattamente corrispondenti a due lati di un vecchio disco in vinile, denominate “Inner Side” e “Cosmic Side”
Ad aprire le danze, è il brano “Your Mortal Remains”. Echi di Evanescence, gothic-metal e suoni affilati. La voce, in certi momenti appare poco udibile ed eccessivamente coperta dalla parte strumentale.
Il secondo barano del disco è “Autumn Leaves”. Le sonorità non si spostano dal gothic-metal, matenendo comunque una certa durezza nel suono. La voce, questa volta più udibile, mostra qualche calo.
“Black Crows In Me”, terza traccia dell’album, presenta un tappeto melodico più lento e cadenzato, alternato da momenti più energici. Nessuna diversità nelle linee vocali.
Quarta canzone “My Darkest Side”. Prosegue l’alternanza tra ritmi cadenzati e ritmiche affilate. Momento migliore, vocalmente, rappresentato dalla breve apparizione di una voce maschile nelle linee vocali.
Al quinto posto in scaletta troviamo “Storyteller”. Un brano che presenta delle caratteristiche sonore più vicine all’industrial-metal. La prova vocale risulta leggermente più integrata nel pezzo.
“PoupeeÌ de porcelaine”, sesta canzone in scaletta. Ritorno al gothic-metal dal groove tagliente.
“Simon”, il settimo brano e “Time Tilt”, l’ottavo, presentano delle caratteristiche musicali molto simili, fatte di ritmiche rallentate e suoni più cadenzati.
Chiude il disco “Burning My Soul”, una traccia dal sapore romantico e sognante in netto contrasto con i pezzi precedenti.
Tirando le somme ci troviamo davanti ad un album ben concepito a livello musicale, ben eseguito a livello strumentale, ma, a mio parere, non si può dire lo stesso per quanto riguarda la parte vocale.
TRACKLIST:
01. Your Mortal Remains
02. Autumn Leaves
03. Black Crows In Me
04. My Darkest Side
05. Storyteller
06. PoupeeÌ de porcelaine
07. Simon
08. Time Tilt
09. Burning My Soul
LINE-UP:
Valentina Marvulli: Voce
Francesco Faniello: Chitarra
Andrea Canitano: Chitarra
Giuseppe Recchia: Basso
Paolo Bitonto: Batteria/Sequencer