“On The Ropes” è il nuovo album firmato The Crowsroads, duo composto dai fratelli Matteo e Andrea Corvaglia. Si tratta del loro primo full-length di brani di loro composizione, dopo l’EP di canzoni originali “Some Sky Inside My Pocket” del 2012 (http://www.we-rock.info/biografie/crowsroads-poeti-del-blues/ ) e l’album di cover e pezzi originali “Reels” del 2016 (http://www.we-rock.info/biografie/crowsroads-reels/). Il nuovo album contiene dodici tracce, di cui undici totalmente inedite e una (“Every Time That You Walk Out The Door“) che consiste in una nuova versione con testo riadattato in inglese dal duo del brano degli anni ’70 “Ogni volta che tu te ne vai” dei Fratelli La Bionda. Prodotto da Antonio Giovanni Lancini e Paolo Salvarani, arrangiato da Antonio Giovanni Lancini, registrato ai MacWave Studios di Brescia da Paolo Costola e mixato e masterizzato agli Alari Park Studios di Cernusco sul Naviglio da Lorenzo Cazzaniga, l’album vanta la partecipazione di Michele “Poncio” Belleri, Michele Bonivento, Andrea Gipponi, Antonio Giovanni Lancini, Stefania Martin e Phil Mer oltre a tre special-guests esclusive: Sarah Jane Morris, Frankie Chavez e Jono Manson. Il disco è distribuito da VREC Music Label e Audioglobe ed è disponibile in versione CD, vinile (in un’edizione limitata che include alcune tracce bonus in omaggio) e digitale.
La rapida maturazione artistica del duo bresciano ha portato ad un cospicuo arricchimento del sound di cui i nostri sono capaci, aumentando ulteriormente lo spettro sonoro (già di per se vario nei lavori precedenti) e con una maggiore energia investita nell’esecuzione dei brani. Le basi Blues di armonica e chitarra ben si sposano ai ritmi che vanno dal Folk Rock ad un mix tra Rock anni ’70 e Rock / Blues anni ’60. Un sodalizio tra la parti più “vintage” del Rock e del Blues e la modernità di un suono corposo e pulito che però cela differenti correnti d’ispirazione. Il coinvolgimento è immediato fin da subito; “Foxes” con il suo passo quasi Southern è un ciclone di ritmiche energiche e passaggi smaccatamente sognanti che mettono ancor più in risalto le voci dei masterminds di questo progetto. Ma questo è solo l’inizio e le frecce a disposizione sono ancora molte. Con una semplicità disarmante, la brigata guidata da Andrea e Matteo passa da un pezzo sfrenato ad un Shuffle che incoraggia a ballare seguendone il ritmo, un Blues elettrico che si rifà alla grande tradizione dei Maestri suonato e cantato con passione che a tratti ricorda uno degli artisti cari ai The Crowsroads: Tom Waits. Con la title-track e la successiva “Monologue” la band si lancia nella commistione tra ritmiche che ammiccano al Funky da un lato e trame esotiche, Blues sanguigno negli interventi dell’armonica e voci molto intime che sfociano in una ballata romantica da manuale, per niente smielata ma ricca di passaggi acustici e di tastiera che ne fanno uno dei più bei pezzi che i due ragazzi abbiano composto fino ad ora. Un brano che non sfigurerebbe in una cover realizzata da Bruce Springsteen. Un concentrato di Rock melodico, echi Southern Rock alla Steve Earle che ritrova nella delicatezza dei suoi intermezzi e degli assoli di armonica e nell’energia del leitmotiv la forza per stamparsi nella mente.
Provate ora a chiudere gli occhi e provate a calarvi nei panni di un uomo che ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle e con la sola chitarra legata a tracolla si è messo in cammino, senza una meta, in cerca di una nuova realtà che potesse vestirlo con abiti nuovi e dargli un nuovo colore al volto togliendo quel pallore maturato nella monotonia di una vita che veste stretta e riduce i movimenti. Ascoltate i passi, lasciatevi guidare dall’istinto, liberatevi delle idee scomode. Se ci riuscite vi ritroverete nel mood giusto per lasciarvi trasportare da “Tomorrow Turns Page“. Slow-Blues, echi Funky e R&B, leggere spruzzate di Rock, voci che danno melodia e piccoli interventi di tastiera; questi gli elementi che caratterizzano “Razor Wire” e “I Saw You“, due brani con una loro aura particolare che si ritagliano il loro spazio personale all’interno dell’album. Così come per “I Saw You” la quale però viene giocata più sul piano scanzonato e festaiolo apparendo quasi come un pezzo Disco Music primordiale. “Every Time That You Walk Out The Door“, l’unica cover di questo nuovo lavoro (che a fine articolo vi proponiamo nel featuring tra The Crowsroads e Fratelli La Bionda con testo originale), riesce ad essere uguale ma diversa allo stesso tempo dalla canzone data 1975 dei F.lli La Bionda, nessuno snaturamento o imbastardimento dell’arrangiamento originale ma che i nostri rivisitano nel loro personale stile spostandolo da quella vena particolare della prima fase di carriera dei La Bionda (prima che sfociassero nella Dance Music italiana) e tramutandolo in un mix di Folk, Blues e Rock soffusi che ne mutano l’atmosfera (anche grazie al testo riadattato in inglese) e le regalano una nuova luce. Le danze si chiudono sul trittico composto da “Marbles“, “Another Rose In The Dust” e “Ground Floor Heaven“; la somma totale del sound di questo disco distribuita in parti uguali nei tre brani avendo cura di dosare verve, melodie e romanticismo con occhio attento e mano ferma.
Che altro si può aggiungere? Nulla, a meno che non si voglia essere ripetitivi ancora una volta e una volta di troppo. Album caldamente consigliato!
TRACKLIST:
- Foxes
- Seaweed
- On The Ropes
- Monologue
- The Gardener’s Daughter
- Tomorrow Turns Page
- Razor Wire
- I Saw You
- Everytime That You Walk out the Door
- Marbles
- Another Rose In The Dust
- Ground Floor Heaven
LINE-UP:
Matteo Corvaglia – Vocals / Guitar
Andrea Corvaglia – Vocals / Harps
Phil Mer – Drums
Andrea Gipponi – Bass
Michele “Poncio” Belleri – Guitar / Dobro
Stefania Martin ‒ Backing-Vocals
Michele Bonivento – Keys / Organs
Antonio Giovanni Lancini – Guitar / Mandolin / Percussion / Cajon
guest:
Sarah Jane Morris – Vocals on “Seaweed”
Frankie Chavez – Portoguese Guitar on “Monologue“
Jono Manson – Vocals on “The Gardener’s Daughter”
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