“La nostra storia comincia nel bel mezzo di uno stupido pomeriggio d’inverno, proprio mentre un lungo ragazzo folle poltriva allegramente sulla sua simpatica poltroncina.
In un soffitto poco lontano da casa sua, tre ragazzi ingannavano il tempo suonando spensierati.
Dopo qualche inutile sguardo all’orologio fermo contro la parete, questi si iniziarono ad interrogare circa lo sgradevole odore che aleggiava nella stanza: lo strano tipo alla batteria si era tolto le scarpe.
Una nuvoletta tossica cominciò ad espandersi pian pianino lungo tutto il quartiere: in breve tempo il cielo si colorò di verde e l’aria si fece irrespirabile.
Il “Lungo”, destato dallo stato di standby in cui era caduto per il troppo ozio, partì alla ricerca della fonte di quell’olezzo infernale.
Seguendo le fedeli scie di puzzo giunse a casa di Jay, sorprendendo “l’allegra compagine” alle prese con un astioso tacchino sbucato inaspettatamente dalla finestra della mansarda.
«George sta cercando di dormire, oggi ha mangiato tanta frittata!” esclamò il ragazzo.
«Ok!…” -risposero gli altri in coro- «…Ci fa piacere… Fino, vai a prendere la sega elettrica… il pennuto non vuole andarsene» cominciò uno di loro.
«Se vi serve una sega elettrica ne ho una proprio qui nello zaino…»riferì il Lungo, estraendo dalla sua borsa un’ enorme motosega.
«La porto sempre con me, non si sa mai…» e così diede inizio ad un folle inseguimento urlante alla ricerca dell’ostile tacchino.
“Ah, allora ricordatemi che gli devo una cedrata…» affermò a quel punto il bassista rivolto verso il suo curioso chitarrista fino.
Accanto all’atletico tacchino sbucò all’improvviso un paffuto coniglietto nano che era rimasto per tutto il tempo nascosto sotto l’ala del suo pennuto amichetto.
Stupiti della professionalità con cui il coniglio Frank Frittella ammiccava verso i muri bianchi della soffitta, i quattro ragazzi decisero di nominarlo “produttore ufficiale della band” mentre il tacchino finì per sua volontà nella macelleria del Male.
E proprio in onore di questa mitica giornata nacquero i Liverside, nome evidentemente ricco di follia, l’ingrediente base di questa giovane band.”
Questa la versione “ufficiale”.
Una seconda versione, sostiene che il progetto Liverside, nasce sul finire del 2006 dalle menti di quattro ragazzi di Rionero in Vulture, un piccolo paesino della provincia di Potenza.
Stanchi della monotonia delle loro giornate e con la sana voglia di dare una scossa alla piatta realtà che li circondava, decidono di unire le proprie forze all’insegna dell’unica grande passione che li accomunava: la musica.
Nasce da questo ideale la band, che ha da subito dimostrato una fortissima vena artistica, nonostante la giovane età dei componenti (21 anni in media), procedendo con la stesura di alcuni brani originali, accostati ad un ampio repertorio di cover dei gruppi più rappresentativi del loro genere.
Gruppi (tra cui si possono riconoscere Blink-182, Paramore, Green Day, My Chemical Romance ecc…) le cui sonorità risultano facilmente individuabili all’interno delle loro canzoni.
I Liverside, iniziano a farsi conoscere grazie a serate improvvisate e passaparola, il primo grande passo è la registrazione del demo autoprodotto “182Km EP” (2007). Demo che, in breve tempo, riesce ad attirare l’attenzione del pubblico della critica.
Qualche recensione, interviste, partecipazioni a festival della zona e passaggi in radio locali hanno dato la forza ai ragazzi per andare avanti, credendo sempre più nella loro musica.
Nel frattempo sono nate tante nuovissime canzoni che i Liverside hanno portato in giro per locali ed inciso nel settembre del 2011.
Il disco, intitolato “Freakshow”, è stato pubblicato il 3 Giugno 2013.
Un disco dalle sonorità punk-rock, un po’ pop, dal piglio deciso, vagamente irriverente, allegro e scanzonato, consolidato da un buon lavoro chitarristico, con riff d’impatto immediato e da una solida sezione ritmica.
Dieci tracce ricche di forza e musicalità, sostenute da godibilissime linee vocali che ricordano i mostri sacri del punk-rock anni ‘70.
Cori ben azzeccati e collocati, un songwriting riuscito, assoli ispirati nonché buon gusto per gli arrangiamenti fanno di “Freakshow” un lavoro encomiabile.
Un chiaro segno di amore e risposte per la musica che si decide di proporre.
Molto ben riuscita anche la cover di This is the life di Amy McDonald.
Tracklist:
A story of change
Lights
Coconut
Dropdead
This time
Outsider
Loveless
Now I know
I will be there
This is the life
Continuate così ragazzi!!!
Discografia
2008 – 182Km EP (autoprodotto)
2013 – Freakshow (autoprodotto)
Videografia
2013 – Lights
2013 – This is the life
2013 – Coconut
Line up
Michelangelo Paolino – Vocals
Davide “Headdy” Spadola – Bass
Dino Spadola – Guitars
Gerardo “Jay” Spadola – Drums
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