L’idea originale della Folk Metal band Verikalpa è diventata viva molto tempo prima che la band vera e propria acquistasse la sua forma. I primi passi vengono mossi nel 2012 con la registrazione e la pubblicazione (auto-prodotta) di una Demo. La nascita ufficiale invece viene fatta risalire all’autunno del 2015 quando la band costruisce la sua prima vera line-up e si impegna nel suo primo concerto in assoluto.
Nel 2016, dopo alcuni concerti, la band inizia a comporre quello che sarà il suo debut-album: “Taistelutahto“; l’album viene pubblicato a Febbraio 2018 dalla finlandese Inverse Records. A Gennaio 2019 i Verikalpa tornano in studio per registrare il secondo album.Nello stesso periodo però la band subisce alcuni cambi di line-up quando il batterista Aleksi Heiskanen e il chitarrista Janne Niva decidono di abbandonare il progetto per motivi personali. I nuovi membri vengono trovati abbastanza rapidamente. Le scelte furono facili: il batterista Jari Huttunen, che aveva già suonato con loro in un concerto voleva unirsi alla band. Stesso procedimento con il nuovo chitarrista, Sami Ikonen, aveva già che conosceva già le canzoni composte per il nuovo album e aveva chiesto di unirsi al gruppo dopo la notizia della partenza di Janne. Ottenuta nuovamente la formazione completa vengono terminati i lavori sul nuovo disco e in contemporanea, viene siglato un contratto discografico con l’italiana Scarlet Records per la pubblicazione del nuovo lavoro: “Tuoppitanssi“
“Tuoppitanssi“, uscito il 21 Febbraio, è il tipico album Folk Metal sulla stessa lunghezza d’onda di Ensiferum e Korpiklaani. Tavoloni in legno costellati di boccali traboccanti birra carica di schiuma, scudi alle pareti di pietra, inni di battaglia, scudi di clan diversi appesi alle sedie, qualche rissa isolata tra i tavoli più lontani, un oste silenzioso che mesce birra e idromele, elmi ammaccati, spade luccicanti, lance, asce e tutto il resto della tipica scenografia tra tradizione nordica (o medievale) e l’ispirazione Fantasy più comune nell’immaginario collettivo; questi gli elementi che saltano subito alla memoria appena questo secondo album della band finnica viene fatto iniziare. La partenza affidata a “Naulattujen Vaellus” ricalca fortemente le due ispirazioni che elencavamo qualche riga di testo più sopra. Partenza decisa e senza introduzioni da colonna sonora o virate acustico-atmosferiche, un attacco immediato ma il brano non decolla mai rimanendo ancorato ad un motivo di sottofondo continuo per tutto il disco a cui non bastano le parti più tirate (lasciate come compito alla sola batteria) e di stampo bellicoso per renderlo più intrigante. Il duo seguente composto da “Talonväen Teuraat” e dalla title-track “Tuoppitanssi” paiono voler risollevare le sorti immediatamente dell’intero lavoro ma ci riescono solo in parte; l’inasprimento delle vocals che vogliono essere più feroci finiscono per soccombere all’allegro tema portante delle tracce che finiscono per incitare più alla goliardia che alla battaglia. “Sankari, Saatana, Kostaja” vuole provare a recuperare il terreno perso dalle due tracce precedenti ma il risultato non varia. Strumentalmente è più riuscita ed ispirata come canzone, meno legata ai numi tutelari del gruppo, seppur in parte. Seguono due canzoni “gemelle” (la scelta dell’arrangiamento è fin troppo simile sia nell’andamento che nella suddivisione del brano): “Varjosahti” e “Peikon Kieli“. Ma nonostante ciò la band riesce finalmente ad emergere e dare spazio alla propria impronta risultando meno derivativa. C’è una vena di aggressività più sottile nelle parti cantate che non viene schiacciata dalle remate contrarie di un arrangiamento eccessivamente positivo, in questi due episodi è tutto più equilibrato. Tutto viene reso subito vano dall’arrivo dell’intro di piano di “Verimaat” che riporta tutto nel binario iniziale e da qualche parte, tra le pieghe del pezzo, si avverte qualche lieve eco dello stile della premiata forgia Amon Amarth che fa capolino con fare sornione. Superati i capitoli “Karhunkaataja“, “Mettäväinö” e “Haaksi“, che nulla aggiungono e nulla tolgono a quanto già sentito si arriva alla conclusiva “Tuonen Miekka” con la classica summa completa del sound di tutte le precedenti canzoni e tentata esplosione finale.
La band emerge poco in questo disco, appare sempre troppo legata ad un suono già scritto e non trova spazio (salvo ove indicato) per dare quella zampata che ne metta in mostra le vere qualità. Folk Metal classico che non riserva particolari sorprese o guizzi. Probabilmente i fan della band adoreranno questo nuovo lavoro e in sede live l’esecuzione avrà buoni risultati ma su disco il livello generale resta ancora troppo piatto e derivativo.
TRACKLIST:
- Naulattujen Vaellus
- Talonväen Teuraat
- Tuoppitanssi
- Sankari, Saatana, Kostaja
- Varjosahti
- Peikon Kieli
- Verimaat
- Karhunkaataja
- Mettäväinö
- Haaksi
- Tuonen Miekka
LINE-UP:
Jani Ikonen – Vocals
Sami Knuutinen – Bass
Jussi Sauvola – Keyboards
Jari Huttunen- Drums
Jussi Heikkilä – Guitars
Sami Ikonen- Guitars
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