Vi presentiamo su queste pagine, una band formatasi nel febbraio del 2007, quando le strade di Becky Rossi, Melissa Milani e Stefano Centineo s’incrociarono per puro caso.
La voglia di suonare e le passioni comuni li hanno portati a mettere le basi di quelli che oggi sono i FUROR GALLICO.
Dopo un intensa attività live in piccoli club del milanese, i “gallici” decidono di incidere il primo demo nel 2009 intitolato “390 b.C. – The Glorious Dawn” che vede in formazione Davide Cicalese (Voce) Stefano Centineo e Luca Rossi (Chitarra), Maurizio Cardullo (Basso, tin & low whistles e bouzouki), Laura Brancorsini (Violino), Becky Rossi (Arpa celtica) e Marco Boyer (Batteria).
Dopo 2 anni ricchi di esperienze live, anche fuori dal milanese e dalla Lombardia, la band si chiude in studio per incidere il primo EP-selftitled, contenente 13 tracce tra acustici ed elettrici.
In questo lavoro è evidente l’impronta estrema della band, è un disco che mescola atmosfere puramente celtiche con quelle che sono le sonorità prettamente death e black metal sottolineate dalla voce poliedrica di Davide e dai riff estremi di Luca e Stefano.
Iniziano i primi grandi concerti della band, non solo in Italia ma anche all’estero, dove prendono parte alla “Fiesta Pagana” in Svizzera, festival che gli permette di condividere il palco con band del calibro di Stratovarius, Expoloited, Crucified Barbara, Carburators e molti altri.
Così Davide, Stefano, Luca, Mac Brambilla (Basso), Laura, Becky, Maurizio e Simone Sgarella (Batteria) mettono la loro firma su “Furor Gallico”, album autoprodotto e auto-distribuito che vanta 500 copie vendute in soli 2 mesi e un lunghissimo tour che li porta in tutt’Italia e oltralpe.
Nel 2010, dopo essere stati invitati dagli Eluveitie ad aprire un loro concerto al Fri-Son di Fribourgh (CH), conoscono Oliver Macchi, manager della band elvetica con il quale stringono un rapporto professionale, che li porta pochi mesi dopo a firmare il loro primo contratto discografico con Massacre Records (GE).
Nel 2011 il debut-album dei Furor Gallico viene ristampato e distribuito in tutto il mondo, collezionando ottime recensioni e vantando la vendita di migliaia di copie non solo in Europa, ma anche negli USA, Giappone, Australia, ecc.
Segue un altro lungo periodo di tour che li porta a partecipare al Fosch Fest insieme a Moonsorrow eArkona, a chiudere la serata di Montelago Celtic Fest davanti a 6.000 persone, e in numerosi festival folk metal dello stivale.
Intensa l’attività live anche nei club nei successivi 3 anni, lungo periodo durante il quale la band compone il secondo album, composto e arrangiato da Davide, Stefano, Luca, Fabio Gatto (Basso), Paolo Cattaneo (Tin whistles, bouzouki e bagpipe), Laura, Becky e Simone, registrato presso il Metropolis studio di Milano e il Wardencliff Studio di Bovisio Masciago (MB), mixato presso Alpha Omega studio a Blevio (CO) da Alex Azzali (Ancients…) e vantando la partecipazione di Federico Paulovich (Destrage) alla batteria, Luca Veroli (Diabula Rasa) alla cornamusa su “Nemain’s Breath” e “La Notte dei Cento Fuochi”, Simon Papa (MaterDea) voce femminile su “To the End” e l’amico Sergio Colleoni dallo staff del Fosch Fest che ha contribuito con la direzione dei cori su “La Notte dei Cento Fuochi” e “The Song of the Earth”.
Conclusa la fase di registrazione la band cambia di nuovo line-up – che adesso vede Davide, Luca, Mattia Pavanello (Chitarra), Fabio, Paolo, Becky, Riccardo Brumat (Violino) e Mirko Fustinoni (Batteria) – e firma un contratto di management con la prestigiosa agenzia Bagana Rock Agency e consolida il loro rapporto professionale con il “Tour di Mezzo” che li porta in giro per l’Italia durante il 2014 al fianco del tecnico audio Michele Boccalone (Lacuna Coil, Marta sui Tubi…).
L’album è pronto, ma prima di pubblicarlo Fabio si separa dalla band lasciando il posto a Marco Ballabio che potrà così affrontare insieme alla band il tour di supporto al disco “Songs from the Earth” che ha come data zero la partecipazione al Cernunnos festival a Parigi, vedendo la formazione per la prima volta in terra francese.
L’album, viene oggi ristampato e ri-pubblicato da SCARLET RECORDS e verrà ridistribuito da quest’etichetta il 28 Aprile di quest’anno. Sempre per Scarlet Records, la band ha pubblicato anche il suo nuovo album dal titolo “Songs From The Earth”, in uscita sempre il 28 Aprile.
L’introduzione all’album (“Intro” la prima traccia) ci catapulta subito in un universo musicale dal sapore celtico e colmo di energia positiva. Un’apertura coinvolgente e dall’atmosfera perfetta, per introdurre “Venti di Imbolic”, la seconda traccia. Un brano dai forti connotati Folk-Metal, con arrangiamenti folkloristici ben costruiti ed interessanti linee vocali dove si alternano cantato pulito e voci growl e scream, il tutto in lingua italiana. Ottime le sferzate chitarristiche, taglienti e affilate al punto giusto.
“Ancient Rites”, il terzo pezzo, presenta un’intro ariosa e melodica che caratterizza l’intero tappeto musicale in accompagnamento all’intero brano, subito raggiunta da riff potenti, una ritmica decisa e voci aggressive, accompagnate da cori azzeccatissimi. Una canzone che sprigiona una gran carica di energia e potenza.
La quarta traccia “Cathubovda” parte subito all’insegna della potenza sonora senza tralasciare il marchio di fabbrica del gruppo, il sound tipico della musica celtica. “Cathubovda” presenta arrangiamenti interessanti e ben realizzati dal punto di vista strumentale.
Con “The Gods Have Returned”, veniamo accolti da un’atmosfera evocativa, coadiuvata da incursioni folk-metal immediate e dirette, la seconda peculiarità artistica del combo lombardo.
La sesta canzone in scaletta “Golden Spiral” presenta anch’essa un’intro dal groove evocativo, con un gusto sognante e romantico, che disegna le atmosfere dell’intero brano. Il pezzo viene presentato in una veste strettamente strumentale, perfetta per creare un piacevole intermezzo tra i pezzi già ascoltati e ottima come introduzione al brano seguente.
“Curmisagios” è un brano immediato e diretto, con una presa decisa sull’ascoltatore, una canzone che orta ad immaginare lotte forsennate nei boschi tra clan rivali e goliardiche mangiate e bevute attorno ad un fuoco.
“Miracolous Child”, l’ottava traccia, ci riporta nel mood tipico del folk-metal più sanguigno, con riff chitarristici di grande effetto, una sezione ritmica incisiva e arrangiamenti “acustici” ben amalgamati al comparto sonoro. Perfette le linee vocali.
Il nono brano “Medhelan”, si presenta con una veste musicale introduttiva e un tappeto melodico simile a quello apprezzato (soprattutto) in “Golden Spiral”, per poi inserire dinamiche sonore agguerrite dal groove heavy, in alternanza agli arrangiamenti più prettamente folk.
Con “Bright Eyes”, decima traccia, tornano atmosfere sonore e gusti musicali folkloristici di ottima fattura, per un terzo brano totalmente strumentale, fortemente evocativo.
“La Caccia Morta”, nona canzone, continua sulle sonorità del brano precedente, disegnando paesaggi ancor più evocativi. Interessante l’improvviso cambio di tempo e velocità d’esecuzione verso suoni più agguerriti e taglienti verso la metà del pezzo, fino alla sua degna chiusura.
Lo stesso discorso vale anche per “Banshee”, la dodicesima traccia dell’album.
Chiude il disco “The Glorious Dawn”. Lo stile variegato del gruppo si presenta in tutta la sua carica evocativa e la sua decisa potenza sonora, linee vocali aggressive. Una chiusura in grande stile per un album di grande caratura, suonato con passione. Interessante la conclusione in chiave acustica e cadenzata del pezzo.
Lieti di aver recensito questa riedizione dell’album di debutto dei Furor Gallico, restiamo in attesa del nuovo lavoro discografico del gruppo, previsto per il 28 Aprile 2015 per l’etichetta Scarlet Records.
TRACKLIST:
Intro
Venti di Imbolic
Ancient Rites
Cathubovda
The Gods Have Returned
Golden Spiral
Curmisagios
Miracolous Child
Medhelan
Bright Eyes
La Caccia Morta
Banshee
The Glorious Dawn
LINE-UP:
Davide Cicalese: Voce
Luca Rossi: Chitarra e cori
Mattia Pavanello: Chitarra
Marco Ballabio: Basso
Mirko Fustinoni: Batteria
Riccardo Brumat: Violino
Becky Rossi: Arpa celtica
Paolo Cattaneo: Tin whistles, bouzouki, Cornamusa
WEB:
OFFICIAL SITE: http://www.furorgallico.it/