I Diamante nascono in provincia di Brescia nel 1994 dalla fusione di due band.
Le influenze principali vanno dall’hard rock di Gentle Giant, Deep Purple e Uriah Heep al prog-rock italiano di Area, Biglietto Per L’Inferno, Il Rovescio Della Medaglia e Locanda Delle Fate.
L’idea iniziale è subito quella di creare pezzi originali! (cosa che, secondo il sottoscritto, con queste influenze, il risultato non può che essere ottimo.)
Dopo svariati cambiamenti, nel 1998 la formazione si stabilizza con l’entrata alla voce e basso di Nico, e nel 2000 il gruppo incide il suo primo full-length intitolato “Riflesso“.
Il disco è una prova di vita in studio che tuttavia non soddisfa a pieno la band: nonostante buone melodie, la tecnica dei singoli non è sufficiente per ottenere il risultato sperato.
Da questa esperienza negativa nasce il desiderio di migliorarsi, e dopo anni di studio e di gavetta nel 2007 esce il secondo album.
Intitolato semplicemente “Diamante“, questo lavoro ha impressa la vera impronta del quartetto, caratterizzata da sonorità anni ’70, con una leggera vena progressive ed una matrice hard rock!
Purtroppo nel 2011 una terribile disgrazia priva la band di un preziosissimo elemento, il tastierista Nicola.
Grazie alle numerose persone vicine ed ai familiari di Nicola, la decisione, seppur sofferta, è quella di continuare!
Alan entra nel gruppo e subito si ricomincia il lavoro per la registrazione del nuovo album, interrotto qualche tempo prima.
L’uscita della terza fatica in studio dei Diamante contiene un paio di pezzi scritti da Nicola (“Respirare Te” e “La Ballata del Buon Vino”), la cover di “Ballo In Fa Diesis Minore” di Angelo Branduardi ed altri sei brani composti dalla nuova formazione.
Il titolo del terzo album è: “Ad Vitam Reditus”.
“Ad Vitam Reditus” ha un significato importante per i Diamante: la rinascita di una band.
L’entrata nella band di Alan Garda porta delle grandi novità a livello sonoro, tanto da spingere la band in studio per la registrazione del terzo album.
La maggior parte dei pezzi contenuti nel disco sono un inno al riscatto personale, alle beffe della vita.
Apre “Il Pagliaccio”, immagine burlona che ride delle beffe che scorrono sul fiume della vita. Un brano dal sound potente. Energico. Con chitarre decisamente in primo piano.
Segue “Vedi Fratello”, forse il pezzo con il tema più impegnato, la visione di un campo di concentramento visto con gli occhi dell’ascoltatore. La canzone era presente anche nell’album precedente, ma in questo caso il gruppo ha sentito il bisogno di incattivire le sonorità per rendere il testo più credibile. Suoni vicini all’heavy-rock, fatti di riff taglienti e ritmi possenti.
“Ballo In Fa Diesis Minore”, del maestro Angelo Branduardi (tratta da una filastrocca antica), viene qui rivisitata con sonorità decisamente rock!
“Angelo” è una sorta di inno alla voglia di riscattarsi, di poter guardare al futuro con una forza diversa. Sono da apprezzare i ritmi quasi folk-rock con cui il brano viene eseguito.
“Respirare Te” è un’analisi di come gira il mondo di questi tempi: frenetico e a volte, nonostante la voglia di fare, ti trascina lontano dai tuoi obbiettivi. Un brano melodico in puro stile prog-rock nell’introduzione e nel tappeto sonoro che accompagna il pezzo, il tutto arricchito di chitarre taglienti e ritmiche decise.
“Profumo D’Oriente” racconta di una terra cercata e trovata nei sogni, una sorte di storia da “Mille e una Notte” (Il mio sguardo verso il sole\Che punta verso oriente\È terra di misteri e di sapienza\Scalando le montagne\Tra quei profumi intensi\Nasce in me la voglia… la voglia di volare…).Una delicata intro di pianoforte ci accoglie all’entrata di questo sesto brano. Il brano prosegue poi con ritmiche rock dal taglio a tratti più soft e a tratti più granitici. In questo brano, troverete i migliori assoli di chitarra del disco.
“Non Resisto”, il primo pezzo scritto dalla band nella formazione attuale, parla di un tema particolare: la confusione tra il significato di amore e di sesso (Sento questo fuoco che mi scava dentro\E se mi guardo intorno giuro non capisco\Perché poi alla fine sai ci ricasco\In questo assurdo cerchio dal sapore amaro…\Ho un presentimento che mi rode dentro\Che m’avvelena a fondo ogni pensiero\Perché ho capito solo in questo momento\Il bisogno che ancora ho di te…).
Total hard-rock con venature prog tipico di gruppi come i già citati Deep Purple.
“Gloria” è una strana preghiera con passaggi dalla vena tipicamente prog, una canzone accompagnata da melodie eseguite al piano, incursioni d’organo, chitarre rock e una solida sezione ritmica.
Chiedi al vento le parole
Forse ti risponderà
Di un’amara confessione
Senza nome e senza età
Chiedi al tempo dei ricordi
Chiusi dentro pagine
Di rimorsi soffocati
Da bandiere senza eroiChiedi al sangue già versato
L’eguaglianza che ci sta
Tra un peccato confessato
Ed uno sguardo di pietà
Chiedi all’odio che c’è stato
E che ancora ci sarà
Dell’orgoglio cancellato
E alla rabbia che mi dàCosa resta dei confini
Tra giustizia e libertà
L’innocenza sulle labbra
Di chi giura falsità
Cosa resta del giudizio
Tra preghiera e ipocrisia
Dell’umana convenienza
Resta solo una bugiaGrida forte il tuo nome
Tra preghiere senza un Dio
Di una strana condizione
Ciò che resta e ciò che è mio
Cosa resta del rimpianto
Chiuso dentro l’anima
Il dolore nel tuo canto
La preghiera ultima!Eh…
Gloria al padre perché
E allo spirito che nei secoli
Si chiameràNessuno mi vede
Nessuno mi crede
Nessuno ha fede
In un uomo in catene
E senza potere
Nel male e nel bene.
L’album si conclude con “La Ballata Del Buon Vino” (Questa è la tua brocca e il tuo bicchiere\Niente di più buono e di sincero\Se di ballar ti va fino al mattino\Questa è la ballata del buon vino…), dall’ambientazione medievale, è il discorso tra un oste e un viandante che, dopo aver viaggiato tra mille fatiche, finalmente si concede il meritato riposo. Echi folk, duetti di chitarra e organo, ottimi cori, ritmica coinvolgente.
“Ad Vitam Reditus” è la continuazione di un’esperienza che dura da vent’anni, trascorsi sperimentando svariati generi musicali ma con un solo epicentro… il rock, quello viscerale!
Tracklist:
01. Il Pagliaccio 3:25
02. Vedi Fratello 5:08
03. Ballo In Fa Diesis Minore 5:24
04. Io sono… E sarò 3:36
05. Respirare Te 4:36
06. Profumo D’Oriente 5:52
07. Non Resisto 3:45
08. Gloria 6:39
09. Ballata Del Buon Vino 3:14
Line-Up:
Nico Sala: voce, basso
Claudio “Caio” Alloisio: batteria, backing vocals
Michele “Volpe” Spinoni: chitarra, backing vocals
Alan Garda: organo hammond, tastiere, backing vocals
Web:
Facebook: http://www.facebook.com/diamanterock
Label: http://www.atomicstuff.com
Lyrics: www.atomicstuff.com/diamante_Lyrics.html