A volte potrò sembrare monotono e monotematico nel proporvi nuovi progetti musicali, nuovi artisti o gruppi, ma quando la passione che uno ha per un genere musicale copre (quasi) tutte le sue varianti e soprattutto non ne dimentica le origini, è chiaro che (ogni tanto), ne scopra nuovi elementi (nel senso di artisti e gruppi) e non possa fare a meno di condividerne la “scoperta” con gli altri appassionati dei genere in questione. Quindi scusate tanto, ma una nuova passeggiata nel mondo rock & blues ci vuole!
Permettetemi quindi di presentarvi un nuovo artista e il suo gruppo…
Alex Cambise e la Alex Cambise Band.
Però, per evitare di dilungarmi troppo, vi snocciolo la sua biografia velocemente:
Alex Cambise: Nasce nel 1975 a Milano, nel 1988 inizia lo studio della chitarra da autodidatta, nel 1990 intraprende lo studio della chitarra classica con il M° Marco Taio (Alirio Diaz).
Nel 1991 fonda il gruppo Rock blues “B.K.p.D.” con i quali incide “Se non ci fanno casini in dogana…” (1997) che lo vede cantante, chitarrista, autore e arrangiatore di quasi tutti i brani.
Nel 1996 studia chitarra Jazz con il M° Giovanni Monteforte, e suona nel gruppo di musica Jazz della civica scuola di Musica di Trezzano sul Naviglio, diretta dal M° Massimo Maltese.
Dal 1996 al 2000 insegna musica al carcere minorile “C. Beccaria” di Milano, dividendo l’aspetto didattico con Walter Lupi e Antonio “Toto” Testa (W.D.X., Lele Gaudì).
Nel laboratorio dell’Istituto, vede passare e collabora in varie forme con: Luciano Ligabue, Elio e le Storie Tese, Pino Scotto, Animali Rari e molti altri.
Nel 1999 co-produce con Walter Lupi “Il Tempo Si è Fermato”, cd di canzoni scritte e registrate con i ragazzi reclusi; durante la realizzazione dell’album collabora al missaggio con Marco Guarnerio (883, Alice, Paola Turci).
Nel 2000 fonda il progetto “Astrea” con la vocalist Jazz Lisa Petti, e con il brano “Riverberi”, di sua composizione, arriva alle finali nazionali dell’accademia della canzone di San Remo.
Nel 2002 collabora con Marcello DeToffoli (Tozzi, Masini, Pooh) arrangiando i brani, di propria composizione, “Scacco al Re” e “Resterò mia”, che saranno sigla di apertura e chiusura del programma “L’Isola di RCR”di “Rete C Radio”, scritto e condotto dagli Astrea.
Nel 2003 entra a far parte dello staff di Massimo Priviero, con il quale registra “Testimone” (2003-Edel), “Dolce Resistenza” (2006-Universal), “Rock & Poems”(2007-Universal), “The Unbroken – Ghost Ost” (Millenium-2008), “Sulla Strada” (2009-Universal), “Rolling Live” (2010-Universal) co-producendo e co-arrangiando gli ultimi cinque, oltre che suonando chitarra, basso, tastiere, percussioni, drums programming, cori e scrivendo il brano “Vincere” (contenuto in “Dolce resistenza”) e “Oh Jesus” (contenuto in “The Unbroken”).
Partecipa alle tournée del cantautore veneto, e alla promozione dei dischi, apparendo nei video delle canzoni, in trasmissioni televisive e radiofoniche (Lifegate, popolare network, Roxy Bar, Premio Tenco) e sulla stampa del settore (Buscadero, Jam, L’isola che non c’era).
Dal vivo divide il palco con Massimo Bubola, Gang, Paolo Bonfanti, Davide Van De Sfroos, Andrea Parodi, Michele Gazich.
Collabora con Marco Ferradini per la produzione di brani destinati al Sanremo 2006.
Collabora con Eugenio Ban, producendo il suo disco d’esordio “Eugenio Ban” (Duck record-2006), arrangiando e mixando tutto il materiale, suonando chitarre, basso fretless, e arrangiando i cori.
Nel 2007 la Duck Record gli affida tutto il lavoro di restauro e remastering del catalogo di Gornj Kramer e la sua orchestra, salvando così una pagina importantissima della storia della Musica Italiana (si pensi solo ai duetti con Mario Riva al “Canzoniere” con brani quali “Domenica è sempre Domenica”).
Lavorando al disco “Puortame a cammenà” (Duck records-2008) di Maria Nazionale, collabora con Tullio De Piscopo, suonando le chitarre, mixando e arrangiando con lui il singolo “Coremio”.
Produce il q-disc d’esordio del cantautore Icio Caravita.
Produce il singolo del cantautore Dario Gay “La Grande Sete”, pubblicato nel 2008 per Anyway-Music (L’etichetta di Enrico Ruggeri), suonando le chitarre, le tastiere e arrangiando tutto il materiale, lavorando in studio con Rita Pavone, Aida Cooper, Andrea Mirò, Davide Brambilla.
Produce una collana di dischi Gospel e rock-classics, alcuni dei quali vanno in classifica nel 2005 e 2006.
Nel 2009 arrangia, produce e suona chitarra e basso in tre brani, cantati da Massimo Priviero, che finiscono in tre compilation edite dai “Dischi del Tenco”, ovvero: “Rosa dei venti” tratto da “Bardoci”, “Voglio un blues” tratto da “Quelle piccole cose” e “Marina” tratto da una compilation dedicata a Vladimir Vysotskij di prossima pubblicazione.
Dal 2010 collabora con il sito www.guitarpub.it come titolare della rubrica “Chitarra? …Arrangiamoci!” e scrivendo recensioni.
Questo per quanto riguarda Alex.
Quello che vi presento ora invece è l’EP che finge da vera e propria anteprima per il nuovo album a firma ALEX CAMBISE BAND che verrà pubblicato per quest’autunno.
L’EP s’intitola “Road To Home” ed è un mini-disc che vuole essere una sorta di regalo ai fans “duri e puri” (sono pochi per ora, ma ci sono) che stanno supportando la band in questa sua prima fase.
Il cd contiene 5 brani.
Il primo “Let Me Move On”, oltre ad aprire le danze di questo EP, sarà il brano di apertura del prossimo album “Finally Home“.
Il secondo brano, One Day, farà parte anche lui dell’album sopracitato, ma in forma acustica (chitarra e voce), mentre qui è full band (quindi una vera e propria chicca!).
“Cambo Boogie” è un out-take di “Finally Home” che il gruppo ha però escluso solo perché appariva troppo “Rock” per un album blues, ma lo stesso Alex ci teneva a farla sentire perché è un brano che darà ancora soddisfazioni.
“I Put A Spell On You” è invece una ripresa “Live” di un concerto tenutosi a Settimo Milanese, qualche mese fa.
“Breakfast in Southend“, invece è un demo che era stato preparato per “Finally Home” ma, avendo già altri pezzi strumentali già pronti, non vi ha trovato spazio.
Quindi un cd di chicche e inediti molti dei quali non saranno probabilmente mai più inclusi in altre pubblicazioni, dando ai fans qualcosa di unico e solo per loro.
Quello che da subito rapisce l’ascoltatore, è la grande diversità di suoni blues che caratterizzano i brani.
Una forte connotazione rock-blues, per l’esattezza, che attraversa queste cinque canzoni, connotazione fatta di chitarre che mischiano ritmiche roots-blues ai suoni tipici del blues elettrico a metà tra la scuola di Chicago e lo stile texan-blues alla Stevie Ray Vaughan.
Ogni brano però possiede un gusto e una vitalità propria e ben distinta. Caratteristiche che regalano ogni volta un’esperienza sonora sempre diversa e sempre godibile. Lasciatemi dire che, per un genere – che almeno nel nostro Bel Paese – non viene preso in gran considerazione (per come la vedo io), proposte come quella della Alex Cambise Band, sono una vera e propria ventata d’aria fresca in un panorama musicale che comincia a diventare troppo uguale sia in generi che in stili compositivi ed esecutivi.
Ma tornando ai brani, si passa con disinvoltura da brani “veloci” e molto ritmici, come l’iniziale “Let Me Move On”, a momenti quasi “rallentati” (“One Day”), alla poeticità intrinseca di un brano come “I Put A Spell On You” dove la voce di Nina Simone (giusto per ricordare una delle versioni più famose) trova nuova linfa nella altrettanto evocativa vocalità di Lisa “Liz” Petty, qui impegnata nella reinterpretazione di questa favolosa canzone, per poi tornare ai ritmi “sfrenati” e festaioli in stile rhythm & blues, con vivaci incursioni rock (“Cambo Boogie”). Il tutto per chiudersi col medesimo groove che ha aperto il disco: velocità, ritmi cadenzati ed energici allo stesso tempo il tutto condito da una buona dose di virate shuffle-blues da manuale, per una chiusura totalmente strumentale di gran classe.
Va bene, d’accordo… sarò anche un po’ di parte in questo caso… ma questo EP, a tiratura limitatissima e “privilegiata”, merita tutto ciò che si ho scritto.
Ora non resta che aspettare l’uscita di “Finally Home”.
TRACKLIST:
Let Me Move On
One Day
Cambo Boogie
I Put A Spell On You (Live)
Breakfast In Southend (Demo)
LINE-UP:
Alex Cambise: Chitarre, Voci, Basso;
Riccardo Maccabruni: Tastiere;
Oscar Palma: Batteria.
Liz Petty: voce, Cori
Andrea Bacchio: Bass solo in “Cambo Boogie” e basso in “I Put a Spell On You”
WEB:
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