Vi è mai capitato di far parte di una band?
Magari nei primi anni di scuola, quando la necessità di sfogarsi dietro a una batteria era un obbligo se si voleva fuggire dal disagio dell’acne, oppure una volta sposati, quando avete deciso all’improvviso che il blues è fichissimo soprattutto perchè vi tiene distanti da casa.
A un certo punto inizia una disperata ricerca di pseudo musicisti con i quali provare a suonare cover improbabili, ricerca durante la quale sarete sicuramente incappati in altri come voi, con tanta passione per la musica ma con difetti di peso non trascurabile.
È per questo che abbiamo deciso di darvi una mano per evitare quelle persone che trasformeranno la vostra passione per la musica in un vero incubo ad occhi aperti.
1. Il turnista
“Quando si fanno le prove? Lunedì e mercoledì non posso perché suono con un mio amico, il weekend ho tre concerti con la banda del paese e giovedì imparo i pezzi. Resta martedì, ma solo mezz’oretta perché sono stanco.”
State alla larga da chi suona già in otto gruppi contemporaneamente o le uniche prove che vedrete saranno quelle di Formula1 in tv.
2. Il supertecnico
In genere vuole suonare con accordature strane, con tempi dispari e a volumi bassi così capisce quando sbagliate. È colui che vi fa sentire a disagio per la sua bravura con lo strumento (in genere chitarra); da un lato siete contenti di averlo con voi, ma dall’altro gli infilereste le dita nella presa della corrente dopo la decima volta che interrompe una canzone perché il batterista ha battuto il charleston una volta di troppo.
3. L’integralista
Ha suonato per anni in un gruppo metal e guai a chiedergli di ruotare le manopole della chitarra/basso, ha il settaggio perfetto e non si tocca. Anche se si dovesse fare una cover di Battisti, lui la suonerebbe con distorsioni fuori legge.
4. Il solista/onanista
Parente dell’integralista e del supertecnico, è colui che suona solo per la propria soddisfazione, e chissenefrega del risultato finale della canzone e delle idee degli altri. A lui piace suonare gli assoli e ne fa di continuo, e si compiace tantissimo. È bravo e te lo deve dimostrare.
5. La pippa
Banale a dirsi ma il musicista scarso va evitato. È facile che nelle prime band si raccatti un elemento solo perché non se ne trovano altri, per amicizia, per carità umana forse, o perché altrimenti non se ne fa nulla. Ecco, è così che entra in gioco la pippa. Il suddetto è andato a scuola di musica spinto dal padre, sa la teoria, ma in pratica suona male anche il campanello di casa.
6. L’artista naif
Sprazzi di genialità incredibile seguiti da settimane di buchi neri e vuoti cosmici. Croce e delizia delle band, spesso è il musicista creativo, quello che dal nulla decide che ai concerti il vostro look sarà totalmente bianco perché Bowie era un grande. È quello che perde giornate intere ad immaginare la configurazione delle luci durante il live, mentre voi vorreste magari mettere insieme una strofa e un ritornello.
7. Il tossico
Forte dei precedenti storici di Morrison, Joplin, Beatles e figli dei fiori vari, il musicista che respira solo attraverso cartine arrotolate è un pericolo per le band. Anche se è bravo tecnicamente, può avere un atteggiamento fumoso e la mente lievemente annebbiata. Spesso si scorda le canzoni. E ci fuma su.
8. Il nostalgico/necrofilo
Dategli corda e non sentirete altro che “Ah, non ci saranno mai più gruppi come i Queen!” oppure “Ah, come suonava Hendrix nessuno più!“. Per questo, per lui è inutile fare musica perché tutto il meglio è già avvenuto ed è ineguagliabile. Musicista retrogrado che spesso non sa sperimentare, in casa ha un altare con i santini degli adorati defunti e accusa di plagio anche gli amici, se serve.
9. Lo scansafatiche
Caricare e scaricare strumenti e amplificatori è la parte più brutta dell’attività di musicista, specialmente se l’operazione avviene alle tre di notte dopo dieci long island. Lo scansafatiche è quello che sparirà magicamente non appena sarà arrivato il momento, e lo stesso che si rifiuta di prenotare e/o pagare per una sala prove. Lui vuole entrare in gioco solo nelle fasi divertenti, e lascerà a voi tutto il resto.
10. La rockstar di provincia
È quello che è entrato a far parte di una band solo per poter finalmente salire su un palco, sbronzarsi rovinosamente cinque minuti prima e passare tutta la durata del concerto a biascicare le parole delle canzoni rotolandosi per terra e scatarrando sulle prime file. A fine concerto probabilmente tenterà di spaccare la chitarra sull’ampli: buttatelo fuori prima che sia troppo tardi.