Nobilioribus Subterraneus – L’esordio dei Fiorentini Rawness Obsolete

“Alleanza musicale fondatasi a Firenze nell’estate dell’Anno Domini MMXV. Quattro spiriti e quattro corpi uniti come in un unico Essere, votato alla divulgazione di un verbo oppressivo e violento. Musica come guida per le menti perdute dietro alle chimere degli standard scandinavi in favore di un’espressione artistica figlia del Nostro sangue, Tosco e bollente.”

I Rawness Obsolete, nascono nell’anno 2015, dalle ceneri di un precedente progetto Black-Metal chiamato Poena, al tempo capitanato dal cantante Hellbanno e dal bassista Malebranche.

10428042_1660127934263496_5654058524659676105_Con una formazione rinnovata, la band punta ad un sound che riporti il neonato gruppo alle sue origini, in quello che è un genere che affonda le sue radici agli albori della scena Black-Metal (non solo primi anni ’90, ma anche la fine degli anni ’80), mescolando sonorità classiche ad altre più “crude”, con una matrice ispirata al Crust-Punk. Il tutto, porta alla ricerca di un sound Black più essenziale, spoglio degli odierni ed inutili arabeschi.

Dopo una prima produzione di pezzi in lingua inglese le lyrics della band diverranno unicamente in italiano.

La band ha un buon numero di live all’attivo, tra cui la partecipazione all’edizione inaugurale del New Wave of Italian Black Metal Fest – vol.I, tenutosi ad Arezzo a Settembre 2016.

Ad Luglio di quest’anno, successivamente al licenziamento del primi singolo del neonato gruppo e prodotto dal gruppo stesso (“Hic Manebimus Optime“), la band, ha rilasciato il suo primo full-lenght ufficiale, sempre auto-prodotto, intitolato “Nobilioribus Subterraneus“, a cui faranno poi seguito due EP, usciti, rispettivamente, a Settembre e a Ottobre: “Refugium Nostrum – Live Rehearsal” e “Refugium Nostrum II – Live Rehearsal“.

artworkNobilioribus Subterraneus“, si presenta subito come un album dal suono grezzo, senza rifiniture, sovra-incisioni o correzioni di sorta. Tutto scorre in maniera fluida, rivelando fin dal primo ascolto tutta l’attitudine Black della giovane band. Il sound, come la stessa band afferma, basa il suo percorso sulle prime due ondate del Black-Metal. Non è difficile captare echi e rimandi a gruppi cardine del genere come Darkthrone, Celtic Frost e Venom. Tutto ovviamente immerso nello stile personale dei Nostri e nella loro ricerca del proprio sound Black.

Un suono grezzo, energico e diretto che aggredisce l’incauto ascoltatore fin dal riff iniziale di “Filth“, opener di questo primo album del gruppo fiorentino, che fa subito sfoggio di tutta la sua potenza strumentale e di tutto il suo impatto vocale. Un’apertura che convince pienamente, dove le ritmiche e i riffs si alternano tra il rapido e il cadenzato, evidenziando la scelta del gruppo di inserire soluzioni Crust-Punk all’interno del sound principale, creando la giusta dose tra cattiveria e una sottile ricerca melodica. Stesso discorso per la successiva “Casvs Belli“, dove, oltre alle influenze accennate prima, grazie alla scelta di proporre subito, all’interno della combo d’apertura, un brano in italiano, si possono ritrovare influenze derivate dai blackster bolognesi Malnàtt. Il resto dell’album, prosegue la sua corsa sulla medesima linea di arrangiamento, senza inserire alcun tipo di variante stilistica o sperimentazione, mantenendo comunque alto il livello d’attenzione verso la proposta del gruppo e quindi senza snaturarne lo Spirito originario. La scelta di alternare testi in italiano (“Il Trionfo Della Morte“, “Svlla Felix“, “Καπανεύς” e “Flamen Dialis“) a testi in lingua inglese (“The Curse (1525 – 1589)” e “Warrior Race“), permette di apprezzare non solo l’ottima qualità tecnica dei Nostri, ma anche l’alto livello di maturità dei testi, mai banali e sempre carichi di un profondo significato che va oltre le parole usate, dove si dipingono scenari belligeranti realistici e di forte impatto, perfettamente amplificati dalle controparti strumentali di ogni singolo brano. Un esordio di tutto rispetto (anche se ricalca suoni già noti e non presenta nessun particolare tipo di innovazione), grazie all’ottimo livello tecnico-compositivo e grazie allo stile del gruppo, personale e moderno.

 

TRACKLIST:

  1. Filth
  2. Casvs Belli
  3. Il Trionfo Della Morte
  4. Svlla Felix
  5. Καπανεύς
  6. The Curse (1525 – 1589)
  7. Warrior Race
  8. Flamen Dialis

LINE-UP:

Hellbannö – Voce

Malebranche – Basso

Tyrsenos – Chitarra

Vön Allin – Batteria

 

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