Il Rocker emiliano Gianluigi Cavallo, dal 1999 al 2006 cantante e compositore dei Litfiba, rompe l’attesa e annuncia l’uscita di “Essenza di Macchina Cuore/Cervello (E=MC2)” il primo Album con la sua band ILNERO.
L’Album è stato presentato il 16 Ottobre 2015 nel concerto/evento che ILNERO ha tenuto a Firenze, nella bellissima e prestigiosa location dell’Hard Rock Café.
Intanto, mentre cresceva l’attesa verso l’ultima opera di Cabo, ILNERO offriva un assaggio dell’album, presentando il singolo “Cuore” ( brano che fa parte dell’ EP che riunisce anche l’inedito “Soli ed Unici” e la cover di “Heroes”, i due primi successi de ILNERO).
Essenza di Macchina Cuore/Cervello (E=MC2) contiene 11 tracce inedite, tutte firmate da una delle voci più belle del rock italiano degli anni 2000.
“…E’ tempo di trasformarsi in tempesta…” preannuncia Cabo sulla sua pagina Facebook.
Il Rock è tornato per restare, per regalare grandi emozioni che solo chi vive e crea con passione può regalare ai suoi fans che crescono, giorno dopo giorno, nel Habitat Virtuale tra siti Web e Social Network a colpi di gradite e coerenti sorprese che il Team del progetto ILNero rende pubbliche, grazie anche alla credibilità di un’artista che ha sempre creduto, lottato con geniale passione e ottenuto risultati nella realizzazione dei suoi progetti artistici e professionali. “…Siamo pronti a vivere o a morire, perché crediamo profondamente in quello che facciamo…” Questo è Rock!”.
Si inizia con “L’ultimo Stupido” che, subito dopo una suggestiva intro pianistica, denota una forte somiglianza con quello che era il sound dei Litfiba, ma che subito dopo rivela un’attitudine hard n’ heavy propria e potente.
La successiva “Dolce Vita”, vocalmente, continua sulle linee vocali ‘alla Litfiba’ (probabilmente la militanza di Cabo nella band ha marchiato indelebilmente il suo stile canoro). Se guardiamo solo la parte musicale, senza prestare attenzione al cantato, è possibile apprezzare la carica sonora a metà tra hard-rock e new-wave con cui il progetto ILNERO, ha costruito il pezzo.
“Oltre”, terza traccia, inizia un piccolo ma sostanziale allontanamento dal sound iniziale del disco. Le linee vocali, a parte qualche momento, acquistano un’impronta più personale molto intensa e sanguigna, supportata da una sezione ritmica decisa e riff chitarristici altamente affilati. Molto interessanti sono le variazioni di tempo e i rapidi cambi di tempo che arricchiscono il pezzo regalando dei brevi momenti di respiro tra una cavalcata elettrica e l’altra.
Decisamente più dark-gothic-rock oriented il tema portante di “Cuore”, il primo singolo pubblicato da Cavo in anteprima all’uscita del disco. Una canzone molto più personale nella scelta delle linee vocali, a favore di un’hard-rock a tratti melodico negli arrangiamenti.
Stesso discorso per “Splendido Girone”. Le atmosfere si fanno più dense e “nere”. Si ha quasi l’impressione di trovarsi di fronte al main-theme di un film horror-thriller all’italiana. Un brano carico e potente, in un crescendo continuò di riff taglienti, inserimenti pianistici e ritmica martellante. Le capacità compositive del gruppo, cominciano a rivelarsi e a rivalersi sui trascorsi del rocker emiliano, che fino ad ora, sembravano minare il suo percorso solista.
La title-track “E=MC2”, ci attende al varco della sesta traccia in scaletta. Una canzone particolarissima dove Cabo recita con voce quasi soffusa, decisa e coinvolgente, parole che sembrano provenire da un’antica poesia Beat. Musicalmente, non è facile definire l’impronta dell’arrangiamento. Ad un primo ascolto la si potrebbe catalogare sotto l’etichetta “New-wave”, ma ascoltando bene, sono troppi gli echi di generi diversi per poterne dare una classificazione. Momento più alto del disco.
E ora una cover. “Personal Jesus”. Una canzone notissima e coverizzata da molti. La versione di ILNERO, ricorda quella fatta da Marilyn Manson, presentata sotto una veste più heavy-rock che industrial-metal, ma ugualmente sulfurea e luciferina.
Si ritorna ai brani inediti con “Reality Show”, ottava traccia. Il marchio di fabbrica del gruppo, ormai è chiaro, si attesta a cavallo tra l’hard-rock e la new-wave. Uno stile presentato in maniera molto personale, indirazzata verso il rock duro all’italiana. Niente più somiglianze con i Litfiba.
Con “Soli ed Unici”, comincia l’avanzata verso la chiusura del disco. La canzone, attraverso i testi ricercati e le tematiche mature che hanno caratterizzato i pezzi sentiti fin’ora, disegna ritmiche rock più delicate rispetto ai brani precedenti, senza perdere un solo punto in carica ed energia.
Decimo brano, “A Pezzi”. Piano jazz e voci confuse di una stazione ferroviaria fanno da introdotto per un pezzo da ritmo sincopato e jazzistico, supportato da una chitarra acustica che rende molto piacevole l’ascolto di questa canzone, anche nei passaggi più graffianti ed elettrici. Secondo momento più alto del disco.
Chiusura affidata a “Invincibile”. Inserimenti acustici di chitarra ed effetti elettronici costituiscono la struttura portante del brano a supporto delle trame hard-rock che la band cuce sopra la voce di Cabo. Interessante come soluzione, ma il brano ricorda vagamente la precedente “E=MC2”, senza le parti recitate. Non eccelsa.
Tracklist:
01. L’Ultimo Stupido
02. Dolce Vita
03. Oltre
04. Cuore
05. Splendido Girone
06. E=MC2
07. Personal Jesus
08. Reality Show
09. Soli ed Unici
10. A pezzi
11. Invincibile
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