I Frankenstein Rooster sono stati fondati nel 2008 dal chitarrista Raffaello “Rafahel” Indri (Elvenking, Harduo) e dalla successiva unione col batterista Camillo Colleluori (Hollow Haze).
Il concetto principale di questo side-project è la fusione di diversi generi musicali: pezzi strumentali che vanno dal funk, jazz, rock e heavy metal sono caratterizzati da un suono vivace e coinvolgente.
Dopo l’acclamato debutto nel 2009, con l’album “The Mutant Tractor”, i Frankenstein Rooster ora presentano il loro secondo album
Le loro nuove canzoni mantengono ancora la stessa ispirazione dei primi anni, ma ora sono arricchite da arrangiamenti elettronici e un suono definitivo più pesante e più complessi.
Varie citazioni prese da film leggendari (come il capolavoro firmato Gene Wylder & Mel Brooks “Frankenstein Junior” e la saga di George Lucas “Star-Wars”) completano questo divertente, spaventoso e coraggioso viaggio musicale.
Pure rockin’ entertainment!
L’album, è composto da 10 tracce strumentali.
Al grido di «Si può fare!», si parte con la prima traccia dell’album, la title-track “The Nerdvrotic Sound Escape”. Un brano energico e ben costruito dal punto di vista musicale.
Il secondo brano “Elektro Raptor”, sembra uscito dalla colonna sonora di un survival-horror dall’ambientazione futuristica. Riff taglienti, atmosfera dai toni cupi, sonorità prog e momenti melodici caratterizzano un brano perfettamente azzeccato.
“The Spirit Of Shawn”, terza traccia. Melodic\Prog\Heavy-Metal di ottima caratura! Non occorre aggiungere altro. Anche in questo caso, non mancano le citazioni cinematografiche, in accompagnamento al brano.
Il quarto pezzo in scaletta, “Beastly Dacing”, rimane, musicalmente parlando, in un’ambiente sonoro prettamente hard & heavy, con ritmica decisa e riff taglienti. Degna di nota la scelta di inserire la voce di Lino Banfi in alcune delle sue frasi più famose tratte da “Fracchia: La Belva Umana”.
“Walking Shred”, ci porta nell’universo Thrash-Metal più cattivo e affilato, con passaggi chitarristici ariosi e ritmica martellante. Citazioni da cinematografia horror, inserite ad hoc, impreziosiscono il pezzo.
La sesta traccia “Mullog”, si sposta in ambienti musicali rock più “aperti” e melodici, disegnando atmosfere sonore sognanti, coinvolgenti e avvolgenti.
Con “The Phantom Of The 13th Orange”, torniamo invece alle sonorità heavy-metal più feroci e agli ambienti del cinema horror, senza tralasciare momenti più cadenzati che si intervallano ai momenti più veloci.
Stesso discorso per “Cthulhu Racing”, l’ottavo brano in scaletta.
Star-Wars è la protagonista di “Flying In A Yoda’s Dream”. Introdotti dal famoso dialogo tra il Maestro Yoda e Luke Skywalker (se non erro), la band ci porta in un’ambiente sonoro fatto di velocità e arrangiamenti ben architettati. Ottimo il lavoro chitarristico.
Chiude il disco “Sevean Argagn Dance”, il brano più lungo del disco con i suoi 13 minuti e mezzo di durata. Ambientazione sonora a metà tra incursioni dance e echi rock e metal.
TRACKLIST:
The Nerdvrotic Sound Escape
Elektro Raptor
The Spirit Of Shawn
Beastly Dacing
Walking Shred
Mullog
The Phantom Of The 13th Orange
Cthulhu Racing
Flying In A Yoda’s Dream
Sevean Argagn Dance
LINE-UP:
Raffaello Indri – Guitars, Bass, Keyboards;
Camillo Colleluori – Drums
WEB:
http://www.raffaelloindri.com/