Brian May: «Siamo sempre i Queen, perfetta macchina Rock anche senza Freddie»

May e Taylor annunciano il tour che sarà a Milano a febbraio. Esce un’antologia con l’inedito duetto Mercury-Michael Jackson

Michael Jackson? Adorava Freddie Mercury e se solo ora abbiamo pubblicato il loro duetto è perché questa versione non era mai stata registrata interamente, ma era su più nastri, come un puzzle. Per fortuna lo abbiamo ricomposto”. I Queen arrivano a Berlino per presentare il nuovo album Queen Forever (uscito lo scorso 11 novembre) e lanciare il tour europeo che partirà il 13 gennaio da Newcastle (unica data italiana il 10 febbraio al Forum di Milano).

Della band originale sono rimasti Brian May e Roger Taylor. Il bassista John Deacon si è ormai ritirato (“Ma ci ha autorizzato ad utilizzare il nome della band come meglio pensiamo”), mentre il nuovo cantante è lo statunitense Adam Lambert, 33 anni, conosciuto nel 2009 durante la finale di American Idol quando lo affiancarono in una cover di We are the champions. “Avessimo fatto cinquemila provini non avremmo mai trovato qualcuno così adatto. Paul Rodgers (con i Queen dal 2004 al 2009, ndr) ha un approccio più blues. Lambert invece incarna perfettamente lo spirito dei Queen”. Lambert si schermisce: “Ma non imiterò mai Mercury, non avrebbe senso, così come non cercherei mai di stravolgere il modo con cui il pubblico è abituato ad ascoltare le sue canzoni. Ho cercato una mia via. La buona risposta ricevuta finora dai fan della band mi spinge a proseguire su questa strada”.

Della voce di Lambert non c’è traccia però nel disco, raccolta di successi rimasterizzati a cui si aggiungono tre inediti: Let me in your heart again, una riedizione di Love Kills prodotta da Giorgio Moroder e la ballata There must be more to life than this, scritta inizialmente da Mercury assieme a Jackson tra l’81 e l’83 e fino ad oggi conosciuta solo nella versione solista che il cantante dei Queen pubblicò nel 1985 in Mr. Bad Guy. “È stato difficile mettere assieme il materiale. Si è trattato di riascoltare vecchie registrazioni sparse in varie parti del mondo. Oltre a questi tre pezzi, abbiamo trovato anche un altro paio di cosette nuove che potranno essere interessanti in futuro”.

Scegliere le venti canzoni (37 nella versione deluxe) per la raccolta non è stato semplice: «Non avevamo nessuna linea guida da rispettare. All’inizio volevamo proporre solo i pezzi meno conosciuti, poi solo quelli romantici, alla fine abbiamo però deciso di rispondere alla domanda forse più difficile che potevamo porci: qual è la vera essenza dei Queen?». Nonostante siano passati 23 anni dalla scomparsa di Mercury, ogni concerto del gruppo continua a calamitare migliaia di fan. «Abbiamo sempre scritto di sensazioni e momenti di vita comuni a tutti, quando canti I want to break free non pensi alla rockstar che l’ha scritto, ma all’emozione che ti dà il gridarne il suo ritornello».

L’età che avanza (May ha 67 anni, Taylor 65) non sembra spaventare i due superstiti. «Ora suoniamo meglio che all’epoca. Siamo più consci di ciò che piace e dei tempi da rispettare quando si sta sul palco». Cosa penserebbe Mercury se guardasse un concerto dei Queen oggi? «Sarebbe orgoglioso di vedere come quella macchina che costruimmo assieme un tempo ancora oggi funzioni splendidamente. O forse chissà, sorriderebbe e basta ripensando a quando cantava The show must go on».

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Classe 1980, da sempre amante della buona Musica, musicalmente è cresciuto ascoltando il Rock italiano prima (galeotti furono i Litfiba) e il Dark/Gothic Metal dopo, per finire all'Indie e al Rock classico. Animo ribelle e Rock, si “droga” di Musica e non rifiuta mai una birra. È possibile contattarlo a questo indirizzo email: nino@we-rock.info