Ai fan dei PANTERA capita spesso di interrogarsi sui livelli che avrebbe potuto raggiungere la band se non fosse stato per la ricaduta di Phil Anselmo nell’abuso di droga e infine per la dolorosa scomparsa di Dimebag Darrell.
Ora Vinnie Paul offre la sua riflessione su questo interrogativo, in occasione di una lunga intervista con Metal Hammer per la celebrazione dei 20 anni dalla pubblicazione di “Far Beyond Driven”. Non solo, l’attuale batterista degli HELLYEAH, parla anche degli alti e bassi della ex-band, compresa quella volta che lo ha visto assistere all’overdose di eroina di Phil Anselmo sul palco. Qui un’anticipazione della chiaccherata:
“Nessuno di noi ha avuto alcun sospetto che Phil avesse anche solo l’idea di farsi di eroina – eravamo soliti essere i ragazzi più anti-droga del mondo – e quando è andato in overdose a Dallas, quando stavamo suonando per il nostro enorme concerto di ritorno davanti a 18000 persone, la prima cosa che mi è venuta in mente è che fosse svenuto per via del caldo. Quando l’ho visto steso a terra, blu, ho pensato “Che cazzo succede?” Se non fosse stato per il nostro tecnico della batteria, Kat, che è riuscito a scovare un paio di paramedici, Phil non sarebbe più in giro adesso. E sarebbe stato davvero un shock ancora maggiore perchè nessun di noi aveva il ben che minimo sospetto.”
Vinnie Paul è sembrato anche indicare Anselmo per la fine dei PANTERA, spiegando:
“Abbiamo continuato a lavorare, e sul serio la nostra intenzione era quella di non fermarci. Fino a che Phil ha deciso che avrebbe fatto meglio ad andarsene per fare i DOWN e SUPERJOINT RITUAL, noi non ci siamo mai fermati. Mi sentivo davvero come se avessimo potuto diventare i ROLLING STONES dell’heavy metal, e sul serio avremmo potuto.”
Mentre moltissimi fan dei PANTERA continuano a nutrire qualche speranza di rivedere assieme Anselmo e Vinnie Paul riappacificarsi e riunire la band, il batterista e fratello di Dimebag ha ribadito che la cosa non accadrà mai dopo la dolorosa scomparsa del fratello.