I COLDWAVE sono una band emergente che vi abbiamo presentato pochi giorni fa.
Il gruppo, nasce all’inizio del 2013 grazie all’unione artistica di quattro ragazzi: Matteo Schipsi (voce), Cristiano Poli (chitarra, synth), Lucio Cristino (basso) e Enrico Bartolini (batteria).
Abbiamo raggiunto Matteo, cantante del gruppo, per saperne di più sul progetto Coldwave:
Ciao Matteo, vuoi raccontarci come sono nati i Coldwave e perché?
Ciao! Il progetto è nato esattamente un anno fa grazie alla passione comune per un genere musicale a noi molto caro: il Post Punk. Il gruppo, inizialmente formato da me e il batterista (Enrico Bartolini), si è successivamente stabilizzato con l’ingresso in formazione di Cristiano Poli (chitarra) e Fabio Parrilla (basso), quest’ultimo poi sostituito nell’Ottobre 2013 da Lucio Cristino. Nel giro di breve tempo la visione del progetto che avevamo in mente ha finito per confermarsi sempre di più, quindi anche le primissime bozze che uscivano dalla nostra sala, seppur macchiate indelebilmente da influenze di musicisti passati e contemporanei, hanno cominciato pian piano ad identificarsi in un percorso ben preciso, a cui tutt’ora stiamo donando tutte le nostre energie.
Com’è nato il vostro primo EP?
In maniera molto spontanea direi. Tutto è cominciato dalla prima volta che ci siamo trovati in sala prove nel Gennaio 2013; abbiamo subito iniziato a lavorare su alcuni brani e via via li abbiamo rifiniti a dovere per poterli registrare.
Nel vostro EP omonimo si possono sentire suoni e stili tipici della musica New Wave anni ‘80. Cosa vi ha spinto a riproporre queste sonorità?
Semplicemente la passione comune che avevamo ed abbiamo tutt’ora nei confronti di quelle sonorità. Consideriamo il nostro Ep un po’ come la summa di tutti i nostri ascolti passati.
Sempre parlando del vostro debutto discografico. Nell’ascoltare le 4 tracce che compongono il vostro EP, non è difficile riconoscere le influenze di diverse band di quel periodo. Quali vi hanno influenzato di più? Vi ispirate solo alle band degli anni ‘80, oppure nel vostro background musicale ci sono altre band che vi ispirano?
Sono sicuramente presenti influenze di band anni ‘80 (Chameleons, Echo and the Bunnymen, Neon, Cure, Joy Division) tanto quanto quelle di band più odierne e a noi vicine come National, Interpol, Editors e She wants revenge. Oltre a queste basilari influenze amiamo comunque ascoltare tanta altra musica, non necessariamente coerente con ciò che produciamo.
Riferendoci al vostro stile. Avete descritto la vostra musica come una rilettura in chiave contemporanea del sound anni ‘80. Cosa significa per voi la rilettura in questa chiave di uno stile così preciso e spesso, purtroppo, poco conosciuto? Non era più facile riproporre quel sound nella sua originalità?
Per noi rilettura significa ripercorrere certi stilemi del passato con un taglio moderno e magari più personale. Ripercorrere fedelmente gli anni ‘80 può andar bene, ma fino ad un certo punto. La nostra idea di suoni e produzione è sicuramente più odierna, anche se (come spiegavo nella domanda precedente) a livello di atmosfere non disdegniamo nemmeno influenze tipicamente retrò.
Una delle domande che vengono sempre poste ad una band, riguarda il songwriting. chi scrive i testi delle vostre canzoni? C’è un autore solo o sono scritte ed ispirate da tutti i componenti del gruppo? Anche in questo caso, da dove o da cosa traete ispirazione per comporre i testi? Quali tematiche affrontate nei testi? C’è un filo che li collega oppure no?
I testi di questo Ep sono stati tutti scritti da me. In essi, oltre ad un preciso filo logico, osservo molto quello che mi circonda nella realtà. Nella maggior parte dei casi trattano di successi emozionali e viaggi nell’esistenza terrena, costantemente attraversata da cambiamenti, paure e nuove suggestioni.
Stessa domanda per quanto concerne la parte musicale dei brani. Chi si occupa degli arrangiamenti e come nascono?
Solitamente ognuno si occupa del proprio strumento e dei propri arrangiamenti, anche se poi in sala prove rimettiamo tutto in discussione e ci scambiamo vari pareri sulla funzionalità di ogni ruolo e di ogni brano.
Più in generale: quale messaggio vogliono trasmettere i Coldwave al loro pubblico?
Non c’è un messaggio preciso in realtà, anche perché a livello di testi tutto è molto intimo e personale. Scriviamo e suoniamo quello che abbiamo in testa, poi se qualcuno vuole attribuire messaggi alla nostra musica è libero di poterlo fare, anche se noi preferiamo il concetto di libera interpretazione.
Sfogliando la vostra pagina Facebook, ho notato che avete già avuto diverse esperienze live. A quando risale la vostra prima esibizione su un palco come Coldwave? Qual è stata la prima emozione che hai\avete provato?
La nostra prima esibizione è stata il 10 Ottobre 2013, quindi non molto tempo fa. Sicuramente per noi è stato un ottimo inizio, sul palco abbiamo avvertito fin da subito una sensazione molto intensa e positiva, una sorta di feeling che si era creato fra di noi e che ci ha dato la spinta per proseguire al meglio la nostra fase successiva.
Tornando a parlare del vostro stile, come dicevamo prima, è molto improntato alla scuola post-punk e New Wave anni ‘80. La domanda è questa: Pensate che potrebbe attirare anche un pubblico più giovane che non conosce i suoni di quegli anni o un pubblico più prettamente votato al rock e al metal? E pensate che, visto quello che spesso accade, anche i puristi della New Wave, quelli che spesso storcono il naso di fronte a nuove proposte, possano apprezzare il tocco contemporaneo che portate nella vostra musica?
A prescindere dall’età, crediamo che ci siano due fasce di pubblico ben distinte. Una è quella dei ‘nostalgici o puristi’, l’altra è quella degli onesti ascoltatori di buona musica scevri da pregiudizi e inutili preconcetti. Probabilmente, anche se non spetterebbe a noi dirlo, il nostro sound può essere maggiormente recepito dalla seconda delle due fasce. In ogni caso, il pubblico dei suoni Post Punk o New Wave , almeno in Italia, è ancora molto ristretto.
In conclusione: A quando il vostro primo album? Quando lo potremo vedere pubblicato? Cosa dobbiamo aspettarci da vostri lavori futuri?
L’album vero e proprio non è ancora previsto, comunque la cosa certa è che per metà 2014 pubblicheremo un nuovo Ep con materiale inedito. L’unica cosa che posso anticiparti è che stiamo lavorando duramente per definire maggiormente il nostro sound e per poter portare il progetto ad un livello sempre maggiore.