È emerso nelle ultime ore un curioso retroscena dell’evento benefico 12/12/12, happening musicale svoltosi al Madison Square Garden di New York lo scorso 12 dicembre i cui proventi sono stati devoluti alle popolazioni colpite dall’uragano Sandy.
Al già ricchissimo cartellone – che comprendeva, tra gli altri, colossi come Rolling Stones, Eric Clapton e Who – avrebbero potuto aggiungersi anche i Led Zeppelin.
A sperare nel miracolo di tornare a vedere Plant, Page, Johns e Bonham Jr insieme su un palco dopo lo scioglimento definitivo avvenuto dopo il concerto di Londra in memoria di Ahmet Ertegun alla O2 Arena di Londra, nel 2007, c’era anche l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, che – per aggiungere autorevolezza alla già invitante offerta degli organizzatori – si spese in prima persona per cercare di convicere il quartetto a tornare sotto i riflettori ancora una volta.
Come ha però rivelato il promoter David Saltzman della Robin Hood Foundation alla CBS nemmeno l’ex inquilino della Casa Bianca è riuscito a smuovere la band inglese: «L’idea venne a Harvey Weinstein», ha spiegato Saltzman, raccontando dell’approccio a Clinton durante una serata di gala poco prima dell’evento, «L’ex presidente si disse subito entusiasta. ‘Certo, molto volentieri’, ci rispose: ‘Sarebbe una cosa fantastica. Adoro i Led Zeppelin, glielo chiederò personalmente’. Poi, però, loro risposero di no…».