Il frontman degli Iron Maiden, ossia Bruce Dickinson, è stato intervistato per il programma della BBC HARDtalk a proposito della sua nuova azienda che si occupa di riparazioni di aerei, la Cardiff Aviation Ltd.
Durante la chiacchierata, però, è stato inevitabilmente toccato anche il tema musicale; in particolare è interessante la frazione in cui Bruce risponde alla domanda su cosa gli piaccia ascoltare quando non è impegnato a suonare o a incidere musica. Il cantante risponde: «Guardo talk show e documentari e cose del genere. La musica invece cerco di evitarla, a meno che io non decida consciamente di volere davvero – ma per davvero – ascoltare qualcosa. Ho sentito musica per tutta la vita ormai. Adesso preferisco pensare alla musica o crearla, oppure suonarla al pianoforte… a volte come a tutti mi capita di ascoltare casualmente qualcosa e di pensare ‘Uh… era forte. Chi sarà?’ e in questi casi vado dai miei figli e chiedo ‘Scusate, ma chi era?’».
Durante l’intervista la conduttrice ha anche domandato a Dickinson se non ha mai pensato che fosse il momento di aggiornare l’immagine e la musica degli Iron Maiden perché si adattino maggiormente all’età adulta dei membri; la risposta è stata: «Adottare un’immagine più matura? Perché? Dentro a questo corpo di 53 anni – 54 in agosto – c’è un ragazzino di 17 anni. Anzi, come età mentale forse anche un po’ più giovane. Ma questo è il motivo per cui si fanno queste cose, rivivere continuamente quei momenti di quando sei un ragazzino e provi qualcosa che ti fa pensare ‘Wow, che sballo’. La prima canzone che scrivi, le prime esperienze… sono cose che devi conservare gelosamente e proteggere da quello che chiamerei il cinismo del mondo, perché il mondo divora le persone, distrugge i sogni e le speranze. La gente chiama infantile questa roba, ma in realtà sono le cose che ci possono motivare e tengono viva la nostra creatività. Tutti ce le hanno dentro, ma se le perdono allora è a loro rischio e pericolo. Ne ho viste tante di persone che hanno perso tutto questo ed è uno spettacolo veramente triste.»