Graham Bonnet (RAINBOW, MICHAEL SCHENKER GROUP, ALCATRAZZ, IMPELLITTERI): “È con grande sconvolgimento e profonda tristezza che accolgo la notizia della perdita di un caro amico e un grande musicista, Jon Lord. Ci hai portato divertimento, risate, sciocchezze e leggerezza con il tuo senso dell’umorismo, in tutto quello in cui hai lavorato, hai cambiato il mondo del rock con la tua visione unica. Mando il mio amore, i miei pensieri e la mia partecipazione alla sua famiglia. Dio ti benedica, Jon. Sarai sempre nei nostri cuori.“
Tracii Guns (L.A. GUNS): “Wow, non posso credere che Jon Lord sia morto. Il suo modo di suonare l’organo ha creato gli standard con cui ogni rock band con l’organo deve confrontarsi. Una vera leggenda e una vera star. RIP, Jon!”
Damon Johnson (THIN LIZZY, ALICE COOPER, BROTHER CANE): “Amore e rispetto per il leggendario Jon Lord. Condoglianze alla famiglia. Il suo segno nella musica contemporanea è profondo e permanente. R.I.P.“
Joe Bonamassa (BLACK COUNTRY COMMUNION): “Sono profondamente rattristato dalla notizia del decesso di Jon Lord. Era una delle persone più piacevoli e di talento che abbia mai incontrato. Riposa in pace“.
Adam Wakeman (OZZY OSBOURNE, HEADSPACE): “Notizie molto tristi sul grande Jon Lord. È stata una delle persone che più mi hanno influenzato e un idolo quando crescevo. RIP“.
Jordan Rudess (DREAM THEATER): “Sono molto triste per aver appreso del trapasso di Jon Lord. Era un’ispirazione per me!“
Slash (VELVET REVOLVER, GUNS N’ ROSES): “È un giorno triste per il rock and roll; Jon Lord è morto. Uno dei più grandi, cattivi, pesanti suoni dell’heavy metal. Unico.“
Peter Baltes (ACCEPT): “Proprio come Ronnie James Dio era un maestro del canto, Jon Lord era il re dell’organo Hammond“.
David Coverdale (DEEP PURPLE, WHITESNAKE): “Conoscerlo e lavorare con lui è stato un piacere e una gioia assoluta. Già ci manca“.
Geezer Butler (BLACK SABBATH): “È stato molto triste sentire che Jon è morto dopo la sua battaglia contro il demone del cancro. È stato uno dei più grandi musicisti della mia generazione. Tony Iommi ci ha lavorato insieme recentemente e mi raccontava di quanto era amabile. L’ho incontrato in qualche occasione, ma non ho mai lavorato con lui.”