Solitary Bluesman
Un nostro appuntamento fisso negli ultimi quattro anni ci porta ad essere spettatori del percorso artistico sempre in crescita del bluesman di Birmingham: Ritchie Dave Porter.
Ad un anno di distanza dal suo precedente lavoro (“End Of The Line“: http://www.we-rock.info/band-emergenti/line-il-ritorno-di-ritchie-dave-porter/), il cantante, compositore e chitarrista inglese ritorna con un nuovo album con un titolo che ne rappresenta il percorso artistico: “Fast Train Rollin’“. Un treno che non accenna a volersi fermare e che è sempre pronto a superare le diverse stazioni che incontra lungo il suo percorso, anche le più impervie. Attitudine che ha portato alla nascita di dieci nuove canzoni che rapidamente sono andate a dare forma al nuovo parto discografico dell’artista. Un nuovo inizio, come annuncia l’iniziale “New Beginnings“. Lo stile di Ritchie è ben noto ma il suo Blues acustico e il suo tocco emozionale e poetico anche dove le parole non necessitano di apparire è una firma che da garanzia ad ogni pezzo. Sappiamo bene che quanto scritto fino a questo punto possa apparire come una sviolinata o dare addito a sospetti di favoritismo ma non si può negare lo stile molto personale dell’artista e ciò che riesce a trasmettere. Un’impronta molto semplice, senza bisogno di particolari mosse o ammiccamenti. “Blues To The End” ne è l’esempio più lampante; linee Blues che giungono direttamente dalle sponde a del Mississippi River, da quelle lande misteriose ed evocative che hanno visto la nascita del Padre del Blues, Robert Johnson; una canzone dall’assoluta semplicità. Più particolare e con echi che ricordano alcuni brani di Willy DeVille è la successiva “The Girl With Red Hair“. Un mix di Blues e ritmi gitani che infondono colori molto accesi a questo pezzo. Una ballata romantica che però non si lascia ammaliare dalla melodia facile e dalle liriche troppo scontate, anche se l’arrangiamento è molto semplice e lineare. Una strada che prosegue anche nella successiva “Sarah” creando una sorta di collegamento tra le due tracce, sia musicalmente che liricamente con linee di chitarra più morbide nelle strofe e più marcate nel chrous, un scelta che in parte separa le due canzoni ma lasciandole comunque legate. La title-track dell’album lascia dietro di se una strana aura, forse dovuta alla rapidità con cui viene suonata, in linea con il suo titolo, lasciando appena il tempo di accorgersi del suo arrivo e venendone investiti senza avvertimenti anche se anticipata da un’intro lenta e cadenzata, quasi cupa. Le successive “Cold Black Heart” e “Loner Blues” riprendono i canoni tipici del Blues Acustico, senza orpelli decorativi e senza influenze esterne mentre con “Sirocco” assistiamo ad una nuova incursioni di ritmi e suoni mediterranei, caldi e sensuali. “Just Give Me More Days” e “Spirits Of The Woods” (unica traccia in cui fanno la sua apparizione la batteria a supporto della ritmiche di chitarra e delle linee di basso) chiudono l’album mischiando lo scarno Blues della prima ai sentori rockeggianti della seconda.
Un album immediato che conferma ancora una volta la spontaneità del percorso artistico di Ritchie Dave Porter; un album di puro Blues, sanguigno e diretto. Niente cerimonie inutili, ritmi semplici, chitarra e voce, un basso appena accennato e la batteria solo quando serve, pochi elementi ma incisivi e votati alla causa.
- New Beginnings
- Blues To The End
- The Girl With Red Hair
- Sarah
- Fast Train Rollin’
- Cold Black Heart
- Loner Blues
- Sirocco
- Just Give Me More Days
- Spirits Of The Woods
LINE-UP:
Ritchie Dave Porter – Vocals / Guitar / Bass
Michael Tingle – Drums on “Spirit Of The Woods“
WEB:
Un commento
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