La lunga strada nel viaggio verso il Paradiso
Chi ci conosce e ci segue fin dagli inizi, sa che il nostro raggio d’azione non copre solo l’Universo Musicale Metal ma segue con attenzione tutta quella fascia che va dal Blues, passando per il Rock, l’Hard-Rock, il Folk, il Punk e il Prog. Un occhio attento su tutto quella che la buona musica a noi piace. Oggi, ad esempio, vogliamo occuparci di un nuovo debutto che porta la firma di Mr. Jack, compositore, cantante e musicista nonché vocal-coach e produttore discografico.
Inizia a cantare e suonare con varie band all’età di quattordici anni e dopo alcune collaborazioni, all’età di diciannove anni fonda la Rock band Iron Heart con i quali ha registrato due album: “The Angel” nel 2006 e “Mr. Jack” nel 2010. Nel 2009, gli Iron Heart collaborano con la Quickstar Production di Baltimora (U.S.A.) per l’uscita dell’album “Rip Up” insieme ad altre band straniere e nel 2011 collabora con l’etichetta tedesca April Rain per l’uscita dell’album “Artists United For A New Reborn“. Dopo aver condiviso, il palco con diversi artisti (Pino Scotto, Ian Paice (Deep Purple), Joe Lynn Turner (Deep Purple, Rainbow), Glenn Hughes, Bonnie Tyler…) il gruppo inizia a dar vita ad una serie di diverse collaborazioni in clinic ed eventi ai quali farà seguito la nascita di un nuovo progetto di Horror Music e l’uscita di un primo EP intitolato “Child Ghost” seguito a ruota, il 31 Ottobre 2016, da un progetto musicale di colonne sonore Horror: “Dark Possession” (prodotto dalla Smart Record). Nel 2017 il nostro firma un contratto con la Maculata Anima Record (Malta) per il suo secondo album Horror “The Deep Side Of The Lake” in collaborazione con Horror Italy e Horror Music Word (U.S.A.). Ad Agosto del 2017 viene fondata la Wanikiya Record che insieme alla Macutalata Anima Record produce e pubblica, il 31 ottobre 2017, “Beyond The Door“.
Dopo altre numerose partecipazioni a diversi progetti, il 20 Marzo 2019 esce il suo primo album solista: “Long Road“, prodotto dalla Wanikiya Record. Il disco composto, registrato, scritto e mixato da Mr.Jack con grandi ospiti al suo interno (li trovate riportati in fondo a questo articolo. ndr). Quello che abbiamo davanti è un disco dalle diverse identità musicali, non facile da far rientrare all’interno di un target specifico che aiuti ad identificarne lo stile. La title-track, opener ufficiale dell’album, sembra uscita da un disco di Southern Rock o anche Country Rock, una ballata dall’andamento placido e trasognato, una voce bassa e calda alternata ad una più alta (non acuta) e graffiata accompagnate da chitarre acustiche, tastiere e un organo in sottofondo; molto delicata e intima che riesce ad ammaliare senza fatica. Un taglio più fine anni ’80 / inizi anni ’90, “etichettabile” come un Rock tra lo sperimentale e l’alternativo ma che comunque taglia fuori molti elementi e non soddisfa come “circoscrizione” per la successiva “Trip To Paradise“: un pianoforte in primo piano e “controcanto” della tastiera, Synth, voci sussurrate, un cantato morbido e molto intimista. Cambio di rotta per “Rock Whrole” che libera nell’aria un Hard&Heavy in pura scuola anni ’80 vicino al sound dei Deep Purple, in odore di Sunset Boulevard, grezzo e granitico con dei solidi riffs e assoli aperti e intrisi di tecnicismo. Una corsa elettrica e un’impronta sonora che proseguono anche nella successiva “Earthquake“, con un ammiccamento al Metal anni 2000 ma senza eccedere nella facilità di un suono troppo pulito e moderno. Hard Rock e Heavy classico, con una punta di Alt Rock e sentori AOR per la ballad intitolata “One Love“. Assomiglia ad un brano tipico di Bon Jovi, specie in alcuni passaggi vocali, queste traccia e via via che si avvicina il finale perde la ruvidezza iniziale e si ammorbidisce sempre di più finendo con una delicata melodia pianistica. Sembrerebbe dunque che l’andamento dell’album sia questo: morbido, duro, morbido; un brano in un modo e il pezzo successivo nell’altro, oppure uno in un modo e i due successivi nell’altro e comunque uno schema ben preciso che si ripete per tutta la durata… e invece no. Gli ultimi tre brani degli otto totali (“Infernal Word“, “Metal Head” e “Mind Stange“) chiudono il disco all’insegna dell’Heavy più tagliente e dinamico, senza eccessi, mischiando old-school e suoni più moderni dando vita ad una miscela convincente.
Un disco “anomalo” che lascia qualche dubbio se definirlo un album Rock, Hard Rock o Heavy Metal. Molti spunti, cambi, influenze, echi, più chitarre in certi casi e più giochi di tastiere e Synth dall’altro lato. Un album che sembra nato per accontentare più palati e in fuga dalle etichettature facili.
TRACKLIST:
- Long Road
- Trip To Paradise
- Rock Whrole
- Earthquake
- One Love
- Infernal Word
- Metal Head
- Mind Strange
LINE-UP:
Mr. Jack – Vocals / All instruments
special-guests:
Freddy Delirio (Death SS, Freddy Delirio / Freddy Delirio and The Phantom) – Keys on “Metal Head”
Maestro Mistheria (Vivaldi Metal Project / Bruce Dickinson) – Keys on “Mind Strange”
Tomas Valentini (Animae Silentes / Skanners) – Bass on “Mind Strange”
Valerio Edward De Rosa (Soul Of Steel) – Second Solo Guitar on “Metal Head”
Steve Volta (Perpetual Fire) – Lead Guitar / First Guitar Solo on “Metal Head”
Raffaele Albanese (From the Depth / 5th Element Project) – Vocals on “Mind Strange”
Mario Zeoli (Red Sofà Lab / The Angelis / Thirdston3) – All instruments on “Infernal Word”
Marco Angelo – Lead Guitar / Second Guitar Solo on “Eathquake”
Alessandro De Fusco – Lead Guitar / Guitar Solo on “Rock Whrole“
WEB: