Pronti per l’Apocalisse – I Profeti Del Caos

Nuovo giorno, nuova band. Questo gruppo è stato appena portato alla nostra attenzione e alcuni elementi hanno subito interessato il nostro sguardo e così ci siamo adoperati velocemente per saperne di più. Una nuova proposta che arriva dalla scena sudamericana, da sempre molto florida nel regalare piccole gemme da annoverare nel Panorama Metal, con un occhio di riguardo per la scena estrema.

Ospiti di oggi i brasiliani Killery. Thrash Metal band nata nel 2016 nella città di São Luís (Maranhão); proposta musicale che ha guadagnato rapidamente notorietà nella scena underground Nord-orientale, avendo partecipato a diversi Festival e spettacoli indipendenti.

Il debut-album (totalmente auto-prodotto) fa la sua comparsa in scena ad Aprile di quest’anno ed è intitolato “Ready for the Apocalypse“. L’artwork è stato realizzato da Caio Caldas (Dragonforce, Doro, Paul DiAnno, ecc…). Le canzoni coprono vari temi della convivenza umana, come politica, violenza, religione, paure e disturbi psicosociali con interazione intensa e suono aggressivo. Questo tema ha acquisito forza con l’intensificazione della comunicazione e la velocità con cui le disavventure umane si sono diffuse all’umanità. Un viaggio all’Inferno dunque che come anticipato tocca diverse commistioni estratte da alcune scuole del Metal. Uno scenario di guerriglia urbana fatta di corpi dilaniati al suolo, mentalità imprigionate, un braccio di ferro continuo tra chi vuole scatenare il Caos e chi vuole fuggire dalla stretta della legge del più forte. Un album che a livello tematico ha molti spunti e possibilità. L’attacco dell’album è immediato e il Thrash / Death che compone la title-track esplode all’istante invadendo la stanza con i suo riffs diretti simili all’agghiacciante sibilo di una sega circolare mentre la ritmica di basso e batteria passa da corse Thrash a repentine interruzioni Groove alla quale vengono fuse curiose sperimentazioni Prog che creano un andamento ipnotico che coinvolge l’intero andamento del brano ma senza sovvertire l’impronta di base, tutto supportato da acide vocals in growl che ampliano la durezza del pezzo. Passo più o meno simile anche per la successiva “No Rest For The Wicked“. Il livello tecnico nelle chitarre, specie nella componente solista, raggiunge un livello maggiore toccando corde che poche band dedite ad un Thrash più tecnico riescono a raggiungere; la rabbia e la sfrontatezza dell’unione tra suono e voce che vengono trasmesse a chi ascolta riescono ad ottenere un impatto diretto e devastante e non arretrano nemmeno davanti ad una apertura più “soft” come quella di “Prophet Of Chaos“. La scuola estrema sudamericana trova nuova linfa in questa band che regala ottime prove strumentali e delle adeguate prove vocali. Più marziale nei ritmi come lo stesso titolo suggerisce è “March To Hell“, brano con una struttura più classica appena colorata da incursioni tecniche, molto più incentrata sull’impatto diretto e con vaghi echi misti tra Pantera, Toxic Holocaust e Holocausto. Una più forte dominanza di basso e batteria, specialmente del basso, si percepisce nella scelta dell’arrangiamento di “Fuck You All“, sesta traccia della scaletta. Una maggiore ricerca nella ritmica pervade questa canzone rendendola differente dalle precedenti, senza eliminare le altre componenti del disco lasciando leggermente in disparte i rimandi al Prog e al tecnicismo che fanno la loro comparsa solo nell’assolo che apre alla seconda parte della traccia. Un brano potente e devastante con un muro sonoro solido e una struttura nitida e definita dove le chitarre fungono da sostegno alla voce. La terna composta da “Curse Of The Serpent“, “Law Of The Strongests” e “Exuding Hat” (brano che vede la partecipazione del cantante PitterCutrim) chiude l’album, come da prassi, con la somma totale del sound globale, lasciando inalterati i tratti distintivi dello stile della band, molto personale e per nulla derivativo anche nell’eventualità di rimandi a gruppi più famosi.

Un debutto granitico per la band brasiliana che arriva sulla scena con piglio deciso e un album degno di nota. Pochi fronzoli e zero eccessi anche nei frangenti più vicini al virtuosismo; un album infuocato composto con il cuore e la testa ed eseguito con mano e voce ferma.

TRACKLIST:

  1. Ready For The Apocalypse
  2. No Rest For The Wicked
  3. Prophet Of Chaos
  4. March To Hell
  5. Blood Deliveryman
  6. Fuck You All
  7. Curse Of The Serpent
  8. Law Of The Strongests
  9. Exuding Hate [feat. Pitter Cutrim]

LINE-UP:

Arthur L. – Guitar

Daniel Pereira – Vocal

Gabriel Burgos – Drums

G.Rude – Guitar

Lucas Abreu – Bass

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