I Last Century sono un gruppo nato sul volgere del 2014 nel vicentino dall’incontro tra i chitarristi Roberto Biasin e Riccardo Signorini, già uniti da tempo e in cerca di componenti e del batterista Giovanni Giustioli. Durante i primi mesi di prova si avvicendano alcuni componenti passeggeri e Roberto passa anche alla voce oltre che alla chitarra. Nel 2016 viene pubblicato il loro primo singolo nonché la loro prima canzone mai composta: “Call Of War“. Tempo dopo, a seguito di numerosi avvicendamenti si unirà al basso Luca Piccolo con il quale i nostri hanno appena rilasciato il loro primo EP dal titolo “Mandatory Disguise“. Lo stile è un Thrash Metal con chiare tendenze Prog, attento sia a rispettare i canoni del genere quanto a romperli. Nel 2018 Riccardo lascia la band per seguire altri percorsi e dopo numerose sostituzioni provvisorie, viene rimpiazzato con Gabriele Boccadamo.
L’EP si compone di quattro tracce dove gli elementi Thrash e le influenze Prog dichiarate dalla band stessa si mischiano a linee vocali in growl che ben si amalgamo al comparto strumentale. La prima traccia dell’EP, “Centerless Circle” è un buon esempio di come Thrash, Death e Prog possano riuscire a coesistere all’interno della stessa canzone senza che ci sia un predominio di uno o dell’altro genere e i tecnicismi tipici del Prog, specie per quanto riguarda le chitarre, non risultano stucchevoli o troppo votati al virtuosismo e questo è un gran bel punto a favore di questi quattro ragazzi che riescono ad evitare di apparire come la mera copia in carta carbone di una qualsiasi band Prog che voglia provare a gettare altri generi all’interno del proprio album per apparire originale. Qui l’impronta personale della band si sente in maniera nitida e non fa storcere il naso (forse neanche ai “puristi” o sedicenti tali del genere). Il disco prosegue sullo stesso percorso senza creare soluzioni che stravolgano l’impatto iniziale e scorre linearmente definendo senza troppi giri lo stile del gruppo che diventa subito chiaro e riconoscibile. La seconda traccia, “Persistence” oltre agli elementi appena elencati si avvale della scelta di unire due linee vocali differenti, una in growl e una in pulito (opera del batterista del gruppo) oltre che di un tappeto sonoro già più articolato nella parte finale che arricchisce il sound del gruppo ma senza spostarlo verso altri confini. La combo finale composta da “Deep” e ” Inner Frost” pone ancora di più l’accento su questa gara di equilibri tra tecnicismo (non di facciata e senza virtuosismi inutili) e l’istintività del Thrash, il tutto con un occhio maggiore verso inserti melodici che alzano il livello compositivo ed esecutivo.
Quello che abbiamo tra le mani è un buon esordio che rivela (prendendo atto del cambio avvenuto di recente nella formazione) una band coesa che ha dato vita ad un buon esordio nonostante la breve durata complessiva dell’EP gettando già le basi per un futuro di carriera che potrebbe prospettarsi molto solido.
TRACKLIST:
- Centerless Circle
- Persistence
- Deep
- Inner Frost
LINE-UP:
Roberto Biasin – Vocals / Guitar
Riccardo Signorini – Guitar
Luca Piccolo – Bass
Giovanni Giustioli – Drums / Backing-vocals on “Persistence”